Arenthar

Bor saluta i nuovi arrivati, ammira il bellissimo cannone e poi si rivolge al gruppo di esplorazione Zanna: " scusatemi se cambio argomento, ma è rimasta una cosa in sospeso dalla nostra visita alla tenuta Reudis. Il mio compagno Samuel ha preso parte insieme a voi durante l'esplorazione ad un rituale agli otto dei, alla fine del quale avete ottenuto una gemma che purtroppo non è riuscito ad identificare. Potreste spiegarmi di che gemma si tratta? È forse quella lacrima di Arenya strana di cui parlavate ieri? "

*Laren si distrae un secondo vedendo la reazione di Garreth. «Ok, quello é un tubo di ferro ...» dice fra sé, prendendo atto della cosa senza fare domande a riguardo. Poi torna a cercare Dorian, intento ad accogliere i nuovi arrivati.
«Aspetta, aspetta, Dorian! Visto che dovró rimanere qua devo farti un'ultima domanda. Mi hai detto che le.streghe nascono dalla malvagità, ma di preciso ... come? Il capoclan ha detto che corrompono i bambini quando nascono, ma deve essercene stata una all'inizio e se era quella Thorgert, che era anche ... Tu sai chi, come é nata lei?» chiede sinceramente curioso e serio, senza che, apparentemente, la domanda abbia intenti provocatori. «Ah, e un'ultima ultima domanda: nelle vostre storie si racconta che la Profetessa divenne corrotta dalle Strrghe e poi fu redenta da animi eroici e sembra volervi insegnare che anche uno spirito cadutl nel buio piú profondo puó essere riportato alla luce, così come avete scoperto essere stato fatto con le sue Ancelle. Perché non credi che il ... Coso della Dama bianca e dell'uomo corvo possa essere portato ala luce come loro?».

Insieme all'emissaria e al gruppo fa il suo ingresso un uomo ammantellato, palesemente non a suo agio nel freddo inverno della zona.
Ha a malapena il tempo di affacciarsi che al grido di "Il mio bambinoooooo" un uomo gli schizza accanto per andare a sussurrare parole dolci a un cannone.
Appena all'interno della locanda si toglie la cappa che lo copriva dal gelo per svelare un simbolo sacro con incisa una maschera.
Sorridente e contento di incontrare quelli che saranno i suoi nuovi compagni di viaggio, con voce lievemente nasale, probabilmente derivante dagli ultimi strascichi di una fastidiosa influenza, procede a salutare i presenti, soffermandosi poi sul guerriero sacro che ha preso la parola dopo l'entrata dell'incaricata di Noctis.

"Molto piacere" afferma togliendosi il cappello con una mano, mentre con l'altra stringe fermamente quella di colui che intuisce essere il pretoriano di Bylerio. "Il mio nome è Ergo Bisk, sono sicuro che andremo d'accordo" continua poi mentre da una scarsella estrae una lettera che procede a consegnare al suo interlocutore "Qui c'è l'approvazione per il mio ingresso. Ho personalmente richiesto di unirmi a voi per procedere con i miei studi. Mi occupo di storia e so che state viaggiando per luoghi praticamente ancora inesplorati, un'occasione da non perdere"
Si ricollega poi però alle parole di Dorian Fleen riguardo il cosa aspettarsi e si unisce alla sua risata concludendo ironicamente "spero non si sia stata una scelta sbagliata ahaha"

All'arrivo delle facce nuove, Azlogh si alza in piedi per salutarli come suo solito, fra loro, scorgeva il simbolo dell'ordine dei Cacciatori e la cosa gli diede un po' di tranquillità.
"Salute a voi! Il mio nome è Azlogh Naghbab Lunga vista (disse chinando leggermente il capo) benvenuti ad Ultima Frontiera...purtroppo non potrò conoscervi meglio al momento ne accompagnarvi da Noctis, ma spero di aver modo di rivedervi (si giró così verso tutti i propri compagni) vi auguro una buona fortuna, che gli Otto vi sorridano e la fortuna vi assista"

Si giró di scatto verso Laren che era intento a giocherellare con il piccolo bambino " Laren, vedi di finirla di fare le tue DOMANDE INTELLIGENTI e vieni con me...facciamo un giro del perimetro del villaggio per controllare il posto!"
Così Azlogh si diresse verso l'uscita della locanda prendendo il proprio arco...

«No» risponde Laren netto e serio, forse infastidito. Rimane fermo in attesa dea sua risposta.

Shaffer si volta verso l'entrata per osservare la persone mentre entrano.
Fa una smorfia quando vede il simbolo con la maschera.
"Salve. Non dovresti tenerlo fuori vista? Non che abbia niente contro un fedele sia chiaro. Ma è un po' anomalo no?" Poi si avvicina ed inizia ad annusare invadentemente il nuovo arrivato.

Alla particolare domanda dell'uomo con il simbolo di Arenya, Ergo risponde in modo pacato e senza traccia di astio "Bè, non dovrei nasconderlo più di quanto tu non dovresti nascondere il tuo". Sembra forse stare per continuare a parlare ma rimane un attimo sorpreso quando l'arciere, prima ancora di presentarsi, va ad annusarlo come fanno i cani..o i gatti.
Volge quindi uno sguardo interrogativo ai presenti nella stanza, come a cercare una spiegazione per un così bizzarro comportamento e, stentando un sorriso davanti alla stranezza della situazione chiede, cercando di non essere offensivo "cos'è che sarebbe anomalo?"

Nimùe non riesce a trattenere una smorfia.
"Ehm... devi perdonarlo, credo, ma Shaffer ha fatto un patto con un Incubo dall'aspetto e dai comportamenti felini. Ogni tanto gli prende e fa così. Dovrai avere molta pazienza".
Lo dice con la faccia di chi sente la propria pazienza messa seriamente a dura prova.
"Piacere di conoscerti, Ergo, io sono Nimùe. Scusa se non mi avvicino per darti una mano, ma finché non gli passa preferisco stargli lontana".
Rabbrividisce.
"Non mi piacciono i gatti".

Il goblin risponde con un sorriso a mezza bocca a Laren "Vorrei lasciare il braccio al piccolo Otot ma poi avrei difficoltà ad impugnare la mia Squarcia Ombre. E poi gli Incubi chi li uccide?!" - dice sorridendo e facendo il solletico al bambino come per cercarne la complicità - "tu piccolo Otot, quando sarai un guerriero grande e forte!"
Poi parla di nuovo col druido "Si, penso proprio che noi Goblin siamo stupidi" - dice con un gran sorriso.

Al arrivo dei rinforzi Alrok si alza, batte i piedi e porta il pugno sul petto facendo il tipico saluto dei Cacciatori. “ Sono Alrok Rkobed Grexikraq del Clan degli Spezza Ossa, Guerriero Sacro, Mentore e Mastro Predatore del’ Ordine dei Cacciatori.” Il Goblin si ferma quasi in imbarazzo dopo aver sciorinato tutta quella sequela di titoli e onoreficenze. Riprende un pò in imbarazzo “Puoi chiamarmi ARG, così mi chiamano gli Umani di solito” e accenna un sorriso. Fa un passo avanti e allunga la sua mano meccanica “Posso vedere la lettere di Cordelia?” chiede ai nuovi entrati.
Dopodiché con fare deciso prova a prendere Shaffer per la collottola e allontanarlo dal nuovo arrivato “Smettila Shaffer, è maleducato!” - lo rimprovera dandogli un piccolo buffetto sulla testa.”Inoltre la fede negli Otto deve essere mostrata con fierezza, egli non deve nascondere il suo simbolo”

*Laren si rivolge prima al goblin. «Se muori, puoi farmi riportare la tua mano da qualcuno? O anche solo il metallo sopra senza il moncone dentro va bene». Poi si rivolge a Ergo, indicando il suo simbolo. «A me hanno detto che quelli con questo simboli sono fetenti» dice Laren in tono cordiale al nuovo arrivato che si è presentato, visto che ha distratto Dorian da rispondere alla sua domanda netto e serio, forse infastidito. «Come druido non ho pregiudizi a riguardo: ho conosciuto uno con lo stesso medaglione che era estremamente simpatico, benché poi non ci abbia seguito in camminata salutare nelle paludi. Avrei due domande per te: ti piace il blu come colore? E ... tu canti?».