Arenthar

" Prego! A voi.." esclama Jack prestando la sua pipa all'Azyron.
"Ottime intuizioni Dorian! Mi congratulo siceramente!..non dimentichiamo che le streghe possono anche controllare magicamente le nostre menti e avere dalla loro delle spie insospettabili. A proposito...spero vivamente che ser Letarey non trovi troppe difficoltà nel dirigersi al nostro punto d'incontro. È di vitale importanza che ci spieghi nuovamente come creare il rituale simile a quello compiuto al Sacro Concistoro contro la strega.." rispose incalzando il bardo.

Il "Rituale del Crepuscolo" per la caccia alle streghe è già nelle mani dell'Ordine, e di tutti i suoi componenti, io stesso conosco ogni singolo passaggio per replicarlo se servirà.

Dorian,facciamo finta che un mutato abbia preso la sembianza di uno di noi,come facciamo a capirlo velocemente? diamoci un codice , penso che possa essere utile per capire subito se sia un mutato o no,riguardo a contattare il Bazar ne sarei felice ma in un altra circostanza,vi ricordate la lettera? deve essere SEGRETA LA MISSIONE, CONTATTI ESTERNI ZERO ,NULLA ,DI NESSUN TIPO. A malincuore devo declinare e spero che chi di dovere OBBLIGHI tutti a sottostare a quello scritto nella lettera che DEVE ESSERE BRUCIATA , spero che sia stato già fatto.
Dorian,riguardo alla cassa comune ormai ci ho messo una pietra sopra,mi comporterò di conseguenza,da buon compagno e non da lucratore ,comunque spero che in qualche modo qualcuno possa ripagarmi di tutte le risorse che ho utilizzato per forgiare la mazza per uccidere la strega.
Riguardo ai nascituri,mi dispiace ma sono dello stesso parere di Jack, una donna incinta anche se brava e forte ,dovrebbe pensare piu' ai figli,almeno in questo frangente,io non sono un giocatore d'azzardo ma a mio parere stiamo giocando con il fuoco .immaginatevi se ci attaccassero e per qualsiasi motivo dobbiamo ritirarci in fretta ,t'immagini che succederebbe?una tragedia .Se poi la tattica è che rimanga in disparte e lontana dai guai mi puo' star bene.

Farah ascoltò in silenzio e poi rispose a Nimue sorridendo . "Sto bene." Poi guardò gli altri. "Alle Paludi Nere ci potrebbe essere Noctis. Uomo, sempre che sia umano, che sembrerebbe attrarre necromanti e divinatori. Lo avevo detto ad alcuni di voi. Lo spirito che mi ha insegnato a creare un'anima da un pezzo della mia ha detto che glielo ha insegnato lui. Sembrerebbe molto potente e aggirarsi proprio là."

Il Goblin prende una manciata di cenere dalla sua scarsella e la mostra a Garreth. "Stai parlando di questa lettera amico mio?" - gli accenna un sorriso. "Le disposizioni del Gran Maestro sono state cristalline e in quanto membro del' Ordine ho fatto il mio dovere."
Poi si rivolge a Farah: "Dicci Umana, parlaci ulteriormente di questo Noctis... è un nome che neppure a me è nuovo, forse proprio tu me ne parlasti ma non ricordo"

"Umana?" Disse Farah perplessa. "Comunque... Io ne avevo sentito parlare al Sacro Concistorio se non sbaglio. Sembrava collegato alla Profetessa ma forse mi sbaglio... C'erano degli scritti credo che nella stanza dove c'era quello spirito irrequieto che feriva chiunque avesse tentato di entrare. Poi, a Duvanthar abbiamo trovato questo povero spirito di un ragazzo. Quando lo abbiamo liberato ci ha detto dk Noctis, che era stato suo maestro. Dicendo che lui brilla come una lanterna al buio sia per i necromanti che per i divinatori. È vestito come se appartenesse a un altro tempo. È potente... Può strappare l'anima delle persone a mani nude stando a quello che diceva lo spirito. Questo ragazzo mi disse che lui gli aveva fatto capire che la necromanzia è un dono. Ma soprattutto, che si aggira a nord, per le Paludi Nere. È un girovago a quanto ho capito e sembra offrire insegnamenti." Fece una pausa per capire se aveva detto tutto." Questo è quello che so."

Shaffer arrivò con l'arco in pugno e le frecce strette nella stessa mano, secondo la tradizione Goblin.
"Dorian, per favore, muoviamo il culo. Questo posto non è sicuro, persino le creature dei boschi sono inquiete."
"Farah, Jack, vorrei veniste sulla mia carrozza. Anche Davon se fosse possibile. Ho bisogno di sapere alcune cose riguardo la rappresentazione onirica di creature animali.

"Davon svegliati, ti cercano"
All'udire di questa chiamata e dopo essere stato scosso per qualche secondo, Davon si destò. Dal viso si notava che fosse abbastanza provato per qualche ragione, probabilmente per aver svolto qualche attività che gli aveva anche impedito di essere presente all'assemblea tenutasi qualche giorno addietro.
Era ancora intontito quando una voce, forse la stessa di prima, forse una diversa, disse: "Davon, Shaffer vuole parlarti, è qua fuori".
Il ragazzo impiegò qualche istante per riprendersi completamente e comprendere ciò che gli era appena stato detto.
"Grazie, ora vado"
Si accorse abbastanza in fretta che le carrozze erano ferme ma, sul momento, non si curò del perché e non fece domande in proposito. Si limitò a scendere e a cercare il Guerriero Sacro di Arenya con lo sguardo. Appena lo vide urlò: "Shaffer, sono qui!", s'incamminò nella sua direzione e lo seguì.

Preso un po' in contropiede dagli eventi Odial era uscito dalla carrozza e successivamente rientrato per ascoltare i discorsi dei suoi compagni di viaggio. Al termine di questi si rivolse a Garreth: "Che oggetti sei in grado di creare nello specifico? Ovviamente pagando un adeguato compenso visto che un buon artigiano non è facile da trovare"
Rivolgendosi poi a Dorian con aria appena sarcastica e accennando un sorriso: "Allora non rimanete poco simpatici solo a quelli delle terre dell'Impero. Questa cosa mi conforta un po'. Dovreste invece imparare a farvi ben volere come accade per molti guerrieri che perseguono le fede in Zunay". Tornando poi serio: "Effettivamente avere una parola chiave o un gesto che conoscano solo le persone qui presenti sarebbe un rimedio più efficace di molti incantesimi, ci sono proposte in merito?
Con aria incuriosita infine si rivolse a Farah: "Hai detto che indossa vesti di un altro tempo? Potremmo quindi supporre che sia riuscito a tornare indietro dalle sale di Trakuma o qualcosa di simile?"

Breogann, come al solito, aveva ghli occhi semi chiusi. Sdraiato nella carrozza a sonnecchiare, inebriato dai sapori dei suoi distillati mescolati ai funghi della foresta, aveva percepito metà di ciò che era stato detto durante il viaggio; ma sicuramente sapeva che le cose si facevano sempre più difficoltose; e che forse, stavolta, avrebbe dovuto lasciare più spazio alla ragione invece che all' istinto. Stranamente i suoi pensieri erano rivolti anche al bambino a cui era stato il nome del suo amico Otot, del quale sentiva la mancanza. Che Arenya volesse che fosse lui il suo mentore, il suo addestratore? colui che gli avesse fatto da padre? Una parola che non gli apparteneva: ma chi era per opporsi al Suo volere?