Dopo una decina di minuti, Malys rientra, con lo sguardo preoccupato, un po' più scuro di quando era uscito. «Ho ricevuto risposta dal Gran Maestro». Aspetta di avere l'attenzione dei presenti, prima di spiegare. «Letarey si dispiace per le nostre perdite e ci invita a mantenere l'animo saldo e rimanere uniti, in vista della missione che ci aspetta. Cercherà di mandarci qualche risorsa, ma probabilmente non riceveremo niente: le Streghe hanno iniziato a muoversi in maniera più palese e l'Ordine sta impegnando quasi tutte le sue forze per far fronte alla situazione, così come il resto della Teocrazia. Facendola semplice, è molto probabile che dovremmo cavarcela da soli, sia per quanto riguarda la preparazione della spedizione sia per tutto il resto: se sopravviviamo o moriamo a Duvanthar dipenderà dalle nostre forze». Fa un lungo sospiro. «Se qualcuno di voi non se la sente, ho licenza di lasciarlo fare e mettegli anche in borsa il denaro per il viaggio. In effetti sono abbastanza d'accordo: non vorrei andare nel luogo più pericoloso del mondo al fianco di qualcuno che temesse di essermi compagno nella morte. Passate la voce anche a chi non è presente, come cercherò di fare io. Prendetevi qualche giorno per decidere: la prossima nave salperà per i commerci e poco altro e tornerà poco prima della nostra partenza, con qualche rifornimento utile, spero. Se decidete di rimanere, avrò bisogno dell'aiuto di tutti voi per prepararci». Si volta verso Otot e Nimué. «Otot, Nimùe. Potreste occuparvi prima di prendere la via di Duvanthar di preparare pozioni per le guarigioni e per ripristinare il mana, con le giuste risorse? Chiedete magari anche a Luna e Zamira e agli altri alchimisti, se ne abbiamo. Jack, tu puoi occuparti di acquistare o far preparare eventuali kit per le riparazioni? O comunque oggetti per migliorare questo tipo di capacità? Investite quello che volete a riguardo e cercheremo di restituire a tutti il più possibile al nostro ritorno». Si massaggia la fronte con le mani. «Che altro può servire?».
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