Arenthar

Il ciambellano si volta verso il menestrello con fare schifato. Interdetto pensa bene a cosa e come rispondere a quella insolente domanda. "I lor signori saranno lieti di presentarsi a chi ne sarà degno, chi si mostrerà rispettoso e osservante delle Leggi degli Otto, a coloro che vivono nel Giusto." - fa un grande sorriso agli astanti cercando complicità. Poi si rivolge al menestrello con un mezzo sguardo di superiorità." A te non deve interessare. "
Infine si spolvera la giacca quasi a volersi togliere di dosso l'onta di aver parlato con quella persona.

Il cencioso menestrello rimane allibito dalle parole del ciambellano, dal suo volto butterato traspare rabbia, come fosse stato appena paragonato ad un cencioso menestrello!
Con passo spedito si dirige all'unica entrata della locanda e, con un sorriso di scherno, lancia un'ultima velenosa frase all'elegante ciambellano degli Artemis "...se anche solo la metà dei nobili radunati a questa Giusta Ordalia sono anche solo la metà antipatici e noiosi quanto la metà dei loro servitori...capisco perché metà delle guardie di Roccabruma non riesce a catturare neanche la metà di questi briganti, ne tanto meno il Cavaliere Nero! " con questa ultima frase, il cencioso menestrello si precipita fuori dalla taverna, veloce come un furetto, lasciando sbattere la porta...

Moooooolto interessante questa cosa,quasi quasi un pensierino ce lo faccio,naturalmente se ne vale la pena,se fosse troppo piccola e non di mio gradimento anche se mooolto ricca un ci penso nemmeno.
Chissa' che cosa avranno in mente questi giocherelloni.

Se ne stava al tavolo con i suoi compagni quando il ciambellano fece la sua apparizione, ascoltandolo attentamente.

"Bè che la cosa ci interessi o meno sarebbe scortesia rifiutare un tale invito, basta che non ci faccia perdere troppo tempo" disse rivolgendosi ai propri compagni mentre riempie il proprio bicchiere vuoto, ne prese qualche sorso e si alza rivolgendosi al ciambellano:
"Mi vogliate perdonare ma non conosco il nome della Famiglia di cui voi portate l'invito, sareste così gentile da colmare questa mia mancanza?" chiese con estrema sincerità

Prima che il cencioso menestrello potesse aprire la porta per andarsene, ecco che un'altra figura varca la soglia della locanda varcando la soglia con passo lento e silenzioso. L'uomo porta un turbante azzurro con decorazioni floreali, una lunga e vistosa sciarpa di seta color avorio và ad avvolgere il collo e le spalle. A parte una lunga brigantina color marrone, il trucco nero intorno agli occhi sono già indizi che possono ricondurre all'etnia imperiale.
"A quanto pare non mi sto sbagliando se le mie orecchie hanno udito il nome della Giusta Ordalia."
Esclama con tono calmo e silente l'uomo, lasciando passare il menetrello che se ne stava andando.
"E così.....ho il piacere di poter competere con alcuni membri della famosa Sacra Compagnia! Il mio nome è Maharaja Ubaldur Nacsis.... e sono lieto di fare la vostra conoscenza..§decontinua portandosi a vista di tutti, facendo poi un lieve inchino.
"Avremo l'onore di partecipare al torneo delle Nobili Casate Artemis e Ahriman. Un privilegio oserei dire più unico che raro...."

Dopo un lungo sbuffo Bor afferma: "evidentemente i membri della sacra compagnia sono gli unici in questo mondo a non conoscere questa famosissima ordalia, non mi stupirei se ne fosse a conoscenza anche gente come Noctis o Erba Gatta" rivolgendosi poi al signore appena arrivato: "io sono Bor, un FORTISSIMO guerriero di questa compagine, e non vedo l'ora di sapere se manterrai le buone maniere anche durante le prove di questa Giusta Ordalia. Tra l'altro, toglimi un dubbio, ma esattamente, questa giusta ordalia, che cos'è?"

"Non sò chi siano questi Noctis o Erba Gatta ma....daltronde soltanto chi ha una certa notorietà o porta con se una Casata Nobile può parteciparne. Al contrario... mi stupisco che voi non ne siate a conoscenza, Corsaro Bor." risponde mantenendo un tono lineare e accondiscendente.
"Ad ogni modo non disperate!...Non credo che sia la persona giusta per dirvi per filo e per segno come si svolgerà la Giusta Ordalia! Quel poco che sò è che ogni volta che si svolge tale evento....ogni volta è qualcosa di unico e irripetibile!.." continua poi Ubaldur, gesticolando con lenti e delicati movimenti delle mani.
"Riguardo alle buone maniere...è ironico come un Corsaro, seppur accompagnato alla Sacra Compagnia, mi consigli di rispettarle con tanto sospetto....Vi ricordo che in Teocrazia i Principi di Assoluta Moralità sono tanto importanti quanto il codice che voi stesso avete giurato di rispettare sulla vostra ciurma...se ne avete una ovviamente..."
Conclude poi portandosi dietro alla schiena le mani, sorridendo al pirata, sottolineando l'ultima frase con tono più basso e quasi sarcastico.

AHHHH!!! Garreth si mise a ridere un po' dopo aver sentito Bor che si presentava come un FORTISSIMO guerriero ,poi chiese scusa ,ma era troppo bella quella battuta.
Poi si rivolse direttamente a Bor e gli disse :a parte noi della compagnia ,i tuoi familiari,la tua vecchia ciurma mi sa che ti conoscono in pochi, non fai parte di nessuna casata nobile a quel che ci risulta, quindi,mi sa che sarai fuori dai giochi.

Shaffer si rivolse a Garreth dal suo tavolo, alzando la voce in modo che tutti potessero sentirlo.
"Come la maggior parte della "sacra" compagnia Garreth!"
"Fortunatamente direi" aggiunse.

Poi si rivolse all'imperiale: "Salve!" si avvicino controllando scrupolosamente i suoi simboli sacri.
"Non è davvero il mio campo, quello dei tornei e delle giostre, ma penso che alcuni dei miei compagni la troveranno....interessante."
"Io sono Shaffer, ma potete chiamarmi Il gatto nero" disse, porgendogli una mano guantata.

"In realtà, Gareth, il ciambellano ha letto da un documento probabilmente firmato dalla Duchessa in persona che tutta la Sacra Compagnia è invitata a partecipare a questo evento. Bor il pirata compreso.
Inoltre, quand'anche così non fosse, non mi risulta che il tuo nome sia molto più conosciuto del mio o di quello di Bor, né tanto meno che tu faccia parte di una casata nobile."