Arenthar

Arden osserva ed ascolta la conversazione tra i due Azyron con interesse, ma non si intromette

«Non per rompere i coglioni,» interviene Laren «ma considerato tutto il casino che é stato stampato per l'ultimo Azyron che si è unito alla Sacra Compagnia, qualcuno deve chiederlo: dama bianca, garantisci tu per questo individuo o no? Se preferisci che lo incenerisca, non sentirti in imbarazzo a chiedermelo. Non penso di poter sopportare un altro processo».

Rimane parzialmente interrogativo " So che minacce del genere sono severamente punite nel territorio della teocrazia, la gente solitamente non può andare in giro a minacciare di morte o danni ad altri, a meno che si è un alta carica. " non alza la voce resta pacato anche se stizzito. " Tu stai abusando di un autorità in particolare per muovere accuse curiose alla nostra gente? o sei solamente molto ignorante delle leggi del luogo? senza contare che ... " apre il suo libro e comincia a cercare " ... credo sia proibito anche ingannare il prossimo ... da qualche parte l'avevo letto ... immagino che qualche guerriero sacro o sacerdote testimonierà la cosa" nel frattempo sfoglia il libro alla ricerca di qualcosa e poi alza lo sguardo cercando la reazione di qualcuno, forse un paladino o qualche sacerdote.

<<Laren... Evita di tirare fuori dei pregiudizi... È mio fratello. A lui devo molto.>>. Disse senza nemmeno guardare il druido. <<Ah, fratello... Scoprirai che dicono dicono sulle loro leggi ma alla fine fanno come più gli aggrada.>>

Shaffer si avvicina e chiede in tono calmo "È tuo fratello quindi? Siamo sicuri?"
Poi si rivolge al ragazzo "Abbi pazienza, ci sono capitate così tante cose assurde che dobbiamo essere sicuri"

Azlogh era entrato silenziosamente qualche momento dopo l'entrata in locanda dell'Azyron ascoltando la sua presentazione << Perdona i modi poco cortesi dei miei compagni Dastan, e ben arrivato fra i membri della Sacra Compagnia (si rivolse a lui eseguendo il saluto dei Cacciatori) Azlogh Naghbab del Clan Lunga vista membro del Sacro Ordine dei Cacciatori...molto piacere! Perdonate i miei modi ma avrei bisogno di parlare con un Oniromante ed un Videntium su alcuni argomenti che vorrei chiarire: Hellewise, Lemarchand potreste seguirmi poco fuori la locanda? avremo modo di parlarne in privato...>> Chiese in tono gentile il goblin

Chiude il libro e si volta verso la sorella " speravo ci fosse meno criminalità del previsto " poi verso Shaffer e Azlogh " Lieto di trovare un po' cortesia, ho viaggiato quest'ultimo mese con mercanti davvero poco gentili, per quanto riguarda il tono di prima.... perdonàti ... immagino non sia stato facile affrontare varie questioni politiche e non, le informazioni su di voi si sono sparse fino alla città chiusa " chiude la mappa arrotolandola e rinfilando il carboncino nella scarsella. " Farò molta fatica a ricordare i nomi di tutti voi, spero che accettiate con pazienza la mia memoria, tendo a segnarmi le cose apposta " finendo di ascoltare il discorso " se avete bisogno di un Videntium, come mia sorella, anche io sono in grado interagire con le anime, potete contare su di me " riferisce pacatamente infilando il suo diario nel portalibro.

<< Perdona le mie parole Dastan, ma ho bisogno di conferire con Lemarchand, semplicemente perché è da più tempo che lo conosco...niente di più Videntium >>

" Figuratevi ... Azlock ... avevo semplicemente capito che vi serviva un Veidentium ed è giusto per quello che mi sono offerto, non voglio mettere fretta alla vostra sensibilità " e sorride placido al goblin chiudendo gli occhi e con fare aggraziato scrollando le spalle.

«Primo, tizio nuovo, io non mento mai e nemmeno ti ho minacciato. Secondo, dama bianca, non pregiudizi sulla tua stirpe» ribatté Laren un po' risentito. «Volevo solo una conferma che questo tizio non fosse un pericolo, ma sono certo che la prossima volta che ne incontrerete uno potrete rivolgervi prontamente alle "autorità" cosí non dovró abusare della mia. In effetti che ci sto a fare qua, se ci sono le autorità che proteggono gli indifesi? Ho una terra di cui occuparmi. Buona fortuna con le Streghe, tizio nuovo: mi raccomando, chiama la teocrazia a proteggerti se ti troverai un licantropo davanti». Il tono, neanche a dirlo, é sarcasico, ma la sua decisione, quando posa il calice vuoto, saluta Bor, ed esce dalla taverna, sembra abbastanza seria.