Arenthar

"Calmati Hellewise" intervenne per placare l'animo della guerriera di Arenya "L'Oplita è morto, io ero presente ed ho rischiato come altri che erano li la morte, purtroppo il rituale che Lemarchand e Farah hanno preparato non è andato come avevamo sperato, hanno fatto del loro meglio per gestire con le proprie forze la situazione, ahimè non è andato come tutti speravamo" chinò il capo per qualche secondo, ricordando la morte del guerrierio di Bylerio, poi riprese "Durante il rituale Lemarchand è morto e l'Oplita si dimostrò essere una creatura malvagia, chi l'ha combattuto ha rischiato più di chiunque altro a Samsara e purtroppo nello scontro Alekseyn non ce l'ha fatta, se nè andato un coraggioso guerriero, anche se era da poco con noi era un uomo fermo nella fede e nel cuore" concluse con tono molto serio e triste...
"Le condizioni di Lemarchand sono merito o causa, dipende dai punti di vista, di Alae il figlio di Noctis, su di lui è stata effettuata, come loro usano chiamare, l'Ascensione un processo che porta i Necromanti a rinascere come Non-Morti senzienti, anche se non ne conosco il processo" concluse posando lo sguardo sul compagno Non-Morto dubbioso sul fatto che la sua condizione fosse una cosa positiva o meno.
"Vi chiediamo scusa se vi stiamo raccontando i fatti così come ci vengono in mente, ma sono successe talmente tante cose che è difficile riorganizzare tutto quanto in ordine di tempo come ci chiedete" guardando infine Laren come a rispondere alla sua richiesta "Già Nevia è riuscita ha riordinare molto bene come si sono svolte le cose, non credo che qualcuno possa fare meglio di così, ma se ci date un attimo di pazienza potrete capire cosa è successo ascoltando tutto quello che gli altri diranno" e rimase in attesa che un altro compagno prendesse parola

Mentre parlava non aveva udito le parole di Bor, e visto che nessuno ancora aveva risposto alla sua domanda si avvicinò a lui "Bor, la spada è stata lasciata a Noctis, quando ha visto che l'abbiamo presa non era molto contento, non che avessimo intenzione di portarla con noi di nascosto ma il solo fatto di averla spostata senza il suo consenso lo aveva adirato quindi non abbiamo potuto far altro che lasciarla nelle sue mani" alzando le spalle e braccia in gesto di impotenza
Poi l'esclamazione interrogativa di Laren lo distrae, cosa ha da meravigliarsi tanto?? Quindi si rivolge a lui mantenendo qualche passo di distanza, non aveva ancora preso molta confidenza con il druido della Salamandra "Si, hai capito bene Laren, c'è qualcosa che non va?" domandò non capendo la sua reazione

Anthea cammina più lentamente rispetto al resto del gruppo, rimanendone appena in disparte. Ha l'aria cupa e vagamente triste, è immersa nei suoi pensieri, fino a quando Lemarchand non le si avvicina e le rivolge parola. A quel punto iniziano a parlare in privato.

"Grazie Lemarchand per aver introdotto questo discorso. Adesso che la situazione lo permette vi darò qualche spiegazione riguardo all'Hypnos e al suo modo di comunicare con me. Anche riguardo al furto della firma di Bor, nato da un mio errore e di cui io, e non il gatto, mi assumo la completa responsabilità e mi impegno davanti alla sacra compagnia ad fare tutto il possibile per recuperarla.
Il gatto, ho notato reagisce a due parole: il vero nome del reame onirico e il nome del nostro nemico, noto sia col nome da... Umano sia col nome di Lord Ar. .. Avete capito.

Queste parole lo stimolano a manifestare un desiderio, spesso innocente come un erba o un ninnolo. A volte meno ed in cambio offre conoscenza e potere. Vi assicuro che mai mi ha controllato, manipolato o minacciato. Fino a che il suo desiderio non è stato esaudito, non si Manifesta nuovamente.
Durante l'ultima battaglia, mi ha mostrato come distruggere completamente un incubo di basso potere, una volta al giorno, tra le altre cose. "

Shaffer si volta verso gli altri ed attende la loro risposta.

Il Goblin prende la parola cercando di esporre nel dettaglio alcune informazioni che gli stavano molto a cuore. Riprende quindi il discorso sul passato di Arenthar e su Torghet - “Forse non sono la persona giusta, forse corro troppo. Mi sono fatto una vaga idea di come sono andate realmente le cose e su quello che è successo alla Profetessa. Se avete qualche domanda vi prego di non tirarvi indietro. Ecco il risultato delle nostre scoperte : In orgine c’ era solo la Profetessa, unica nel suo genere. A seguito del suo amore con Duvan è “nata”la prima “nera sorella” - di cui non ricordo il nome - una parte in qualche modo malvagia della Profetessa. Le nere sorella hanno creato i Mutati come loro esercito, di conseguenza Torghet ha creato i Cacciatori per difendersi. Ma sappiamo tutti che i Mutati sono molto bravi ad ingannare e probabilmente il Primo si è spacciato per il famoso Rakton lama d’ argento per parecchio tempo. Quando ha ritenuto il momento opportuno ha ferito a morte la Profetessa. La Teocrazia ne è venuta a conoscenza - forse proprio perché avevano un accordo/alleanza con le nere sorelle? - e ha mandato Vankarai a finire il lavoro. Lui era l’ unico che poteva mettere la parola “fine”. E così ha fatto. Ma sembra che “Fine” non doveva essere per Torghet ma bensì per gli Otto. La loro epoca era finita. I portatori dei Vessilli ne erano a conoscenza e non volendo perdere potere o importanza, non volendo perdere la venerazione che i popoli avevano per loro hanno tessuto questa incredibile menzogna. Infatti i popoli di Arenthar iniziavano a venerare più la Profetessa che gli Otto. L’ epoca degli Otto dei sarebbe dovuta finire e quella della Profetessa iniziare.”
ARG tira un grande sospiro sia per il discorso molto lungo che per l’ importanza di quello che aveva detto.- “Capisco che non è facile da digerire tutto ciò… Non sto dicendo né che la Teocrazia sia il nemico né che lo siano tutti i Portatori dei Vessilli -vi ricordo però che tra i nostri Videntium più volte è stata sognata una “grossa macchia nera” nella Teocrazia , o qualcosa di simile, quando eravamo a Villa Reudis. Vi dico solo di guardarvi bene le spalle ed essere parsimoniosi nel condividere queste informazioni con il mondo esterno.
Se qualcuno che era presente ha qualcosa da aggiungere o specificare faccia pure...”

Bor risponde a Shaffer: " beh certamente queste abilità rendono il tuo gatto utile, ma esse non sono equiparabili ai problemi che sta creando. A me sta bene sfruttare tutte le risorse che abbiamo e se tu riuscissi a controllarlo e evitare altri incidenti del genere sarei molto felice di sfruttarlo per i nostri scopi. Ma se ciò non dovesse avvenire in tempi molto brevi dobbiamo trovare un modo per togliertelo. "

Hai perfettamente ragione, Bor. Difatti mi sono scusato e già ho preso provvedimenti in base ai quali ho la ragionevole certezza che non si ripeterà mai più. Sto anche preparando altri metodi per far sì che ci sia un ulteriore misura di sicurezza.
Le divinazioni che ci sono arrivate portano a pensare che il gatto non sia dalla parte di D.,.malgrado la sua a volte incoscienza, possano favorito se non controllato. Ma come dicevo già ho fatto e ancora farò per assicurarmi che nessuno sia danneggiato.

Bor: " stai tranquillo Shaffer, non covo più astio nei tuoi confronti, però vorrei capire quali sono queste misure di sicurezza, non vorrei che fossero roba tipo dargli più croccantini. E comunque il nostro nemico si chiama DAMASCUS hai forse troppa paura di nominarlo?! Stai facendo il suo gioco se non riesci neanche a chiamarlo per nome! " conclude il pirata arrecando poi varie offese al nemico

Davon sgrana gli occhi, si sposta rapidamente verso il pirata, gli afferra le spalle e lo fissa dritto negli occhi.
"MA SEI SCEMO?! Ti ha appena detto che l'Hypnos gatto reagisce al suo nome! Vuoi che qualcun altro perda la sua firma onirica o cose simili?
Questo nome non va più pronunciato in presenza di Shaffer!"

Bor calmissimo lo guarda: " tranquillo a me non può succedere più nulla ormai, comunque ho fatto questa cazzata non solo per stupidità ma anche per sottolineare l'importanza di non avere paura dei nostri nemici " guarda Arg " te sei stato uno dei pochi che si è opposto a quello stronzo quando è arrivato e hai la mia stima per ciò, esponi la ferita che ti ha procurato con orgoglio. E comunque se dicendo il suo nome succedono casini basterà usarne un altro no? "