«Che cos'è un piroamante, pirata allegro?» chiede Laren, incerto se prendersela o no della cosa. «Apprezzo il tentativo, dama bianca, ma ad ovest la cosa è molto più libera di come la immagini. Noi nasciamo affini ad un elemento, vero, così come incontriamo un'affinità con un totem, per quanto le due cose necessariamente legate: la madre di Luna e Zamira, che credo abbia conosciuto anche tu, era una druida del fuoco, ma del clan del Cinghiale. Noi siamo parte di tutto questo, proprio come gli Spiriti, ma di certo non prendiamo ordini da loro, né ci impongono regole o donni ... dommi ... o, aspetta: dddooogggmmiii» dice pronunciando la parola con un po' di difficoltà. «Ognuno di noi è responsabile delle proprie azioni e, anche se sentissi un uomo o una donna dell'ovest dire "ho fatto così perché me lo hanno detto gli spiriti", un qualunque druido assennato gli risponderebbe "Embé?". Da quanto mi hanno spiegato, invece, voi dovete rispondere a loro e se non seguite le regole che vi hanno imposto ... Kabum! Epurazione!!! In un certo senso, il fatto che molti di voi sembrino riuscire ad affrancarsi da questi obblighi, mi rende più tollerabile combattere insieme a voi: mi chiedo, però, se anche quelli che mi hanno detto che chiamate "Popolo degli Indegni" abbiano fatto come voi. E da lì come siano nate quei cosi tentacolosi e le Streghe davvero: già! Capotribù Dorian, come sono nate le cose che voi Cacciatori combattete?».
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