Arenthar

Il goblin interviene. "Non è necessario ucciderlo. Il problema principale è che la sua "non vita" rappresenta un affronto alla Teocrazia e a molti dei precetti degli Otto. E abbiamo discusso poco fa di questa situazione. " - ARG si passa poggia le mani sulla tempie e inizia a massaggiare come per distendere 'i muscoli del suo cervello' che viaggiava a velocità folle. Ne esce con più domanda "Se provassimo a parlare con la Teocrazia? Fargli capire quanto potente potrebbe essere 'quest arma' nella lotta contro le streghe?"
ARG tace poi e abbassa lo sguardo in attesa di conferme del suo semi-folle pensiero

"Non penso sia una buona idea"
Davon si fa avanti verso ARG non appena termina il suo discorso.
"Non penso che sia una buona idea perché, come hai appena detto, la Teocrazia lo vedrebbe come un affronto, più che un possibile alleato contro le streghe. Questo non significa necessariamente che non possa essere un buon aiuto contro le streghe e, in generale, contro qualsiasi nemico affronteremo, se decide di schierarsi dalla nostra parte. Dovremmo fare prima una valutazione dei rischi e decidere se lasciare a questo Oplita una possibilità per convincerci a tenerlo in vita in virtù del fatto che non vuole essere contro di noi, oppure se ucciderlo poiché costituisce un pericolo per tutti."
Tenta di dire queste parole in modo empatico e poggia una mano sulla sua spalla, per tentare di tirare su di morale il compagno.
"In particolare non mi sembra una buona idea alla luce degli avvenimenti della tenuta Reudis. Ora che Letarey è stato destituito poiché 'ritenuto incapace di adempiere ai propri doveri per aver ucciso un innocente accusato di essere un mutato', noi siamo a rischio essendo stati incaricati proprio da Letarey. Se parlassimo di questa creatura alla Teocrazia, la voce si spargerebbe in tutto il continente distorta dallo stesso passaparola, andando a creare una cattiva immagine della Sacra Compagnia, cosa che non ci farebbe comodo.
Però ripeto, IO non credo sia una buona idea. Magari tutti gli altri ti daranno ragione. Decidiamo tutti assieme."

Shaffer fa una smorfia divertita
"Parlare con la Teocrazia? Quelli che considerano Ser Latarey il Giusto un assassino? Follia. Potremmo però parlare con qualcuno della Teocrazia...qualcuno che si è sempre dimostrato ragionevole e saggio, nonche sostenitore di Latarey. Ovviamente mi riferisco a Kraug, che Arenya lo preservi"
"Magari potremmo far entrare un pò di buonsenso in quelle zucche vuote dei teocratici nudi e crudi"

Sospira
"E sono d'accordo con il druido del braciere qui, fuocherello" annuisce a Laren. "Se è dotato di coscienza e volontà propria la cosa va valutatata. Di stranezze ne abbiamo viste e sperimentate così tante che dobbiamo porci delle domande"

Bor si appoggia sulla spalla del goblin facendo bene attenzione a metterci tutto il suo peso: " cazzo finalmente ci troviamo d'accordo Arg! Sono stato il primo a proporre di renderlo un nostro alleato, e trovo che questa idea non sia inverosibile se l'oplita è davvero senziente. Anche se nessuno ci ha pensato potrebbe anche funzionare la tattica più stupida di tutte: parlarci. È un dato di fatto che se quell'essere stesse dalla parte di Damascus verrebbe solo sfruttato; mentre con noi potrebbe diventare parte della compagnia " scoppia a ridere " teocrazia permettendo ovviamente. " adesso si rivolge a Davon " a parte stronzate mi rendo conto dei rischi e secondo me rimane necessario conoscere un modo per eliminarlo, ma sticazzi con tutti i rischi che ci stiamo prendendo uno più uno meno fa poca differenza, e non dobbiamo mica per forza dirlo alla teocrazia " occhiolino

*Laren lancia un'occhiata a Shaffer in segno di quasi approvazione , probabilmente non per le cose che ha detto, quanto per il soprannome. "Puoi fare di meglio, uomo gatto", sembra volergli dire.
Poi si rivolge a Farah. «Visto che la Teocrazia non vi vuole o vuole usare l'Essere ancora morto ma cazzuto, dama bianca, troverete un rifugio ad Ovest, quando lo avrò riconquistato. Posso prometterti che garantirò personalmente che la creatura a cui darete vita avrà il diritto di scegliere quali battaglie combattere, come lo avrete anche voi. Se poi sceglierà di essere nemico del Cervo Rosso e della gente dell'Ovest, allora lo affronteremo» dichiara Laren alzando le spalle. «Nessuno vi userà per i suoi scopi contro la vostra volontà: avete la mia parola di druido ...». Poi lancia un'occhiata a Nimue « ... Sempre che il futuro consiglio del Khan sia d'accordo con questa linea e non scelga di esiliarvi, in caso commettiate crimini contro il nostro popolo».

Odial riflette sulle parole del goblin e poi prende parola: "Se non sbaglio ARG, una strega bianca è stata accolta dietro le fila della divina teocrazia per essere protetta, alla fine potemmo cercare di averlo al nostro fianco invece che contro di noi", prosegue poi dopo un attimo di riflessione con tono fermo: "Sto forse per dirvi una cosa strana per molti di voi, me ne rendo conto, però penso forse di capire il perché quell'adepto di Zunay abbia provato a dare vita ad una cosa così, molto probabilmente per lui è stata la realizzazione di una vita di studi alla ricerca di miglioramento continuo in campo militare, non in senso assoluto ma per quella che era la sua visione".
Termina poi rivolgendosi a Farah: "Sappiate che se se posso esservi utile in questo percorso potrei darvi una mano in quanto anche io padroneggio in piccola parte l'arte della necromanzia".

<<Vi ringrazio. Non solo per le vostre offerte di aiuto e accoglienza ma anche per darmi la possibilità di vedere le cose sotto punti di vista sempre diversi. Ciò non toglie Odial che il mezzo per arrivare al suo fine abbia causato notevoli sofferenze. Come è vero che non possiamo incolpare i figli per le colpe dei padri. Può anche darsi che questo essere non sia senza scrupoli come il suo creatore. Bisogna sempre trovare alternative se si può e non applicare ciecamente i dettami degli Otto. Abbiamo avuto tutti sotto gli occhi le conseguenze di una fede cieca e molti di noi hanno perso la loro terra, i propri cari e i propri amici a causa di un'ossessione. Rischiamo anche di perdere di più se non ci sbrighiamo e l'Oplita diverrebbe l'ultimo dei nostri problemi.>>

Lemarchand ascolta seduto in disparte la discussione senza intervenire, con espressione pensierosa osserva e ascolta con attenzione i vari oratori ogni volta che parlano.

Il monaco di Zunay si rivolge a Farah per rispondergli con tono tranquillo e riflessivo: "Posso solo dirti che le divinità ed i loro dogmi sono ambigui e di ampia interpretazione, Zunay predica il miglioramento personale, non spiega come raggiungerlo, guarda per esempio in natura, sopravvivono solo gli animali più forti, non quelli che fanno scelte eticamente corrette, probabilmente così ha fatto anche il sacerdote di Zunay a suo tempo, ha cercato di progredire nelle sue ricerche o esperimenti senza curarsi del male che stava facendo. Con questo non voglio giustificarlo o prenderne le parti, metto solo in mostra l'evidenza dei fatti e la sua possibile interpretazione dei dogmi".

Nimùe ricambia l'occhiata di Laren.
"Non so cosa ne penserebbe il Khan..."
Sorride.
"Ma sono sicura che niente mi renderebbe più felice dell'accogliere Lemarchand, Farah e l'Oplita nelle Terre dell'Ovest. È tutto da vedere: l'esito della guerra, la liberazione dell'Ovest, le intenzioni del non-morto... però lo farei. Davvero".
Cerca lo sguardo di Lemarchand, continuando a sorridere.
"Shaffer mi ha tolto le parole di bocca: Kraugh potrebbe essere un ottimo interlocutore. Ricordate il ricordo che ci ha mostrato il suo assassino? Sembrava che conoscesse la vera identità della Profetessa e che non la rifiutasse, ma che riponesse speranza in essa. Forse la sua mente è abbastanza aperta per accettare anche quello che avremmo da dirgli".