[nota: non si possono usare le Chiamate sul forum, quindi consideriamo il "befriend" nullo!]
«Aye, messer bardo, il giovane Harry sicuramente è andato a chiamare aiuto dalla nave, quando le cose fra noi si sono messe male. Non ci dimentichiamo che voi avete stretto un accordo con uno dei nostri nemici giurati, quel Dakalaashana che era a capo dei selvaggi: quella non è stata una cosa facile da digerire. Considerato quanto fosse scaltro, ho pensato di ritrovarlo sulla Nebula, ma, ahimé, al momento di salpare abbiamo capito che non si era imbarcato. Probabilmente gli indigeni che hanno attaccato la signora Quartiermastro, il signor Hornigold e voi devo averlo barbaramente trucidato». L'omone mima il gesto di togliersi il cappello. Il suo tono è molto rattristato nel parlare della scomparsa del giovane, ma assume poi un tono duro quando prosegue. «La legge del mare è chiara. Chi indietro rimane, indietro viene lasciato. Questo non vuol dire che si possa chiamare "ladro" così alla leggera ...». «Signor Hands,» interviene il capitano «sono certo che il bardo non intendesse offendere nessuno. Quanto a voi, messer Willow, vi posso assicurare, se è ciò che credete, che noi non vi abbiamo sottratto alcunché, benché meno un manufatto magico tanto potente. Abbiamo già abbastanza guai con un Principe Pirata alle calcagna. Se preferite, posso invertire la rotta e tornare sull'isola, dove comunque dovremmo riapprodare per riprendere le nostre poche risorse e cercare una nuova base». Per un istante rabbrividisce e i suoi occhi si sgranano come al ricordo di un incubo. «Non credo di potermi più sentire al sicuro in quel luogo o ...». Guarda Astra e scuote il capo, pur non cancellando del tutto quell'espressione. «Messer Willow, ho dato la mia parola che vi avrei accompagnato sul continente e che vi avrei aiutato ogni qual volta fosse possobile, a voi e alla vostra Sacra Compagnia. Non vi serve tirare fuori il nome del Gran Maestro Letarey, poiché per me e per noi non significa nulla: al contrario, Jack Willow e gli altri suoi compagni saranno sempre qualcosa di concreto come il vento che gonfia le mie vele e il rum che mi riempie il bicchiere» conclude abbozzando un sorriso sincero.
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