Davon pensò a lungo alla lettera scritta da Nevia e alla risposta di Arg. Non era la prima volta che sentiva la parola Scryb o di qualcosa riguardante una barriera, ma non capiva cosa. Aveva avuto a che fare con qualcuno, o qualcosa, che gli pareva parlasse di questo. Ma non ricordava, sapeva solo che era qualcosa di recente. Si prese un po' di tempo per fare mente locale, ripensando, istante per istante, a tutto quello che era successo nei giorni precedenti. Non una grande idea, ma non ne aveva altre. Dopo qualche minuto di riflessione immobile, si ricordò improvvisamente: un lampo che lo fece sobbalzare. Prese la sua borsa e ne estrasse un blocco di fogli piegati in quattro. La vista dei fogli un po' rovinati dall'acqua lo fecero rabbrividire e sbiancare per un momento, disegnando una smorfia sul su volto. Ma si riprese vedendo che le scritte erano ancora leggibili. Attese che la tensione provocata dalla discussione tra Alard e Arg si dissipasse, e dopo il breve discorso di Nevia, prese coraggio è iniziò a parlare. Davon: «Questo documento mi è stato dato da un altro membro della Sacra Compagnia mentre eravamo a Duvanthar, ma ora non riesco proprio a ricordare chi... Nonostante avessi provato a proteggere questi fogli, l'acqua li ha bagnati lo stesso, ma fortunatamente non si è rovinato molto: è ancora leggibile. Comunque, pur non avendo avuto tempo di leggere tutto il documento, so che parla di questo rituale per la barriera. Ve lo leggo. "Innalzare questa barriera è stato un lavoro difficoltoso, che ha richiesto molti sacrifici, sia in termini di risorse che, purtroppo, di preziose vite di fratelli e sorelle. Conscio che il potere possa reggere per molto tempo, ma certamente non per l'eternità, mi appresto a fare copia del processo da donare all'ordine della veglia in modo da ripeterlo qualora la barriera venga meno. Premesso che non conosco i poteri del morbo, ma conosco quanto triste è doloroso sia stato il riuscire a formare questa trappola, mi sento di suggerire ai guardiani della veglia di non provare mai a prendere il medaglione. Certo, la lacrima di Etheroth permetterebbe la resurrezione, e forse dominare il potere degli elementi, ma qualunque sia la ricompensa rimembrate sempre le parole di Athmòra e di Shellay mano d'orso. Fatta questa dovuta premessa ecco che va a seguire il giusto procedimento per come l'unica volta che è stato effettuato ha avuto successo. Occorrente: Erbe che possono garantire un potere curativo pari a 50. Va bene sommare un qualunque numero di erbe purché non sia non è Alaran ne Alaran del sud. Abbiamo notato come queste due erbe, per qualche motivo, depotenzino la barriera invece che sostenerla. Le erbe dovranno essere pressate in un bricco, possibilmente di legno, ma può andare bene anche porcellana o argilla. Una volta inserite dovranno essere mescolate con un liquido di origine naturale: olio, aceto, vino, birra, qualunque cosa abbiate a disposizione. Anche generosi dosi di saliva o urina potrebbero andare bene in situazione di emergenza. Attenzione però: non usate acqua. L'acqua influirebbe negativamente sul potenziale della barriera. Una volta tritate le erbe lasciare riposare una lunga clessidra. Passiamo al seguito. Occorreranno due persone in forze, e con in forze non intendo muscolosi, intendo in grado di resistere alla malattia. Ho lasciato un vaso con alcuni pidocchi tigre. Sono animali longevi. Non hanno bisogno di nutrimento e si riproducono in modo rapido. Tendono a formare un organismo unico con una sorta di fusione, quello è ciò che occorre. Il problema è che maneggiare questo organismo trasmette una malattia decisamente virulenta. Lo scopo è proprio quello. Due soggetti dovranno ammalarsi, ma durare abbastanza da non morire. Occorrerà che i due malati dividano a metà l'organismo e lo mastichino. Una volta ben mastico andrà messo nello stesso contenitore dove sono state tritate le varie erbe. A quel punto l'organismo sarà innocuo, ma la malattia continuerà ad agire sui due guardiani da voi scelti. Se avete la possibilità di aiutarli meglio, altrimenti scegliete coloro che meno hanno da perdere dalla vita. Il volo derivante dalla creatura dovrà essere avvolto in un po' di pelle e li inondato, letteralmente inondato di incantesimi. Più magie vengono lanciate più la sua funzione successiva sarà ottimale. Attenzione: il lancio delle magie deve avere due peculiarità: la prima è che soltanto le magie di danno sono utili. La seconda è che devono essere lanciate in contemporanea. Per tanto lo stesso incantatore, una volta lanciata una magia, diventerà inutile. Fare due cicli di magie non serve. Temporaneamente posizionare il volo incantato accanto alle erbe tritate. Adesso entrate nella stanza, disponete una generosa quantità di polvere di Scryb a terra. Se non avete a disposizione tale risorsa anche Sale può andare bene. Dovrete disporre l'una o l'altra risorsa per tutta la lunghezza della stanza e posizionare il bolo ad una delle due estremità della linea. Cospargete la linea con le erbe tritate e lanciate una magia qualunque purché non sia di danno sul bolo. Uscite tutti e sigillate la stanza. Rientrate dopo 30 clessidre corte e vedrete che sia il bolo, sia il sale, sia le erbe tritate saranno scomparsi. A questo punto la barriera è completamente formata, il resto tocca ai combattenti del totem." Non mi risulta che questo rituale sia stato eseguito, ma potrei sbagliarmi. Spero che possa tornare utile, in futuro".
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