Arenthar

Il forum unito di Alae Noctis & Angainor
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MessaggioInviato: 07/04/2019, 21:19 
Avventuriero
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Subito dopo aver trasportato i feriti sottocoperata, Davon si era messo a curiosare in giro per la nave per qualche minuto, prima di accorgersi della lettera che Nevia stava leggendo. Arrivò giusto in tempo per ascoltare la lettura della lettera, ma non era stato in grado di capire appieno ciò che aveva sentito. Ascoltò il dialogo tra Nevia e Farah nel tentativo di comprendere, che non fu però efficace.
Avrebbe voluto vedere più da vicino quella lettera, leggerla con i suoi occhi e toccarla con le sue mani, ma non ebbe il coraggio di chiedere questo a Nevia.
Passò quindi a fare domande.
Davon: perdonatemi, penso di essermi perso qualcosa. Cosa sarebbe uno scrib? Di che barriera stiamo parlando? A quale collana si riferivano? Siamo a conoscenza di quali siano suddetti oggetti per questo misterioso rituale? Sono stati recuperati come avevano chiesto?


IC: Davon Stobborn
OOC: Enea Notari
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MessaggioInviato: 08/04/2019, 0:08 
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ARG uscì dal sotto coperta il suo spirito, come la sua armatura completamente a pezzi. Solo il braccio meccanico era ancora lievemente funzionante e lo aiutava nei movimenti più basilari.
Quando vide la scarsella di Malys si rattristò subito. L immagine del modellatore che uccideva il suo amico davanti ai suoi occhi era ancora viva.
Nevia lesse la lettera. Il Goblin ricordava quello scritto. Lo aveva già letto qualche giorno fa.
Si mise a sedere, affranto, distrutto e con un filo di voce Rispose al divinatore "non ho la minima idea di che rituale si parli in quella lettera. Posso però parlare degli Scrib. Sono delle creature fatate, come quelle che caccio io. So che dove sono andati, nel luogo in cui hanno rinunciato a loro stessi, vi era un vecchio e potente Scrib. So anche che il modellatore voleva la sua libertà e credo che sia riuscito nel suo scopo. "
Divorato dal impotenza e con il volto tra le mani il Cacciatore tacque come per ammettere ancora una volta la vittoria schiacciante del nemico.


OOC : Samuele Ruga
IC : Alrok Rkobed Grexikraq Spezza Ossa

Per tutti gli illetterati ARG si scrive ARG perché è un acronimo! Non Argh come il verso del pirata, non Argh tipo "sono un pò arrabbiatello con te" ma ARG poiché sono le iniziali del mio nome! Dai ce la potete fare XD
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MessaggioInviato: 08/04/2019, 16:51 
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Giovane avventuriero
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Da quando ha lasciato Duvanthar insieme alla Sacra Compagnia, Alard non ha proferito parola, la fuga straziante, il dolore nel volto di tutti gli ha reso pesante, quasi impossibile, ogni tentativo di parlare, persino i gemiti della fatica venivano ammutoliti. Si limitava a seguire il gruppo con l'intento di raggiungere, con le ultime forze rimaste, la nave che li avrebbe condotti lontano da quell'incubo.

Tra gli ultimi si issa sulla nave e cade in ginocchio con le mani a coprirsi il volto....Che cosa era appena accaduto? Nella mente ecco che riaffiorano le immagini degli ultimi istanti di quel giorno, i volti malefici dei Giullari, la lotta disperata di Malys prima di cadere sotto la mano crudele del Modellatore, I corpi senza vita di Berek, Qun e Otot, l'espressione furiosa, ma piena di orgoglio, di Bjorn prima di lanciarsi verso il nemico...Bjorn quello stupido selvaggio dal cuore immenso...*una lacrima scende, nascosta dalle mani.

Poi le grida di rabbia e dolore di Dorian lo riportano indietro...ha ragione, ancora non si capacita come sia possibile che anche lui fosse riuscito a fuggire, a questa domanda non trovava risposta, forse per grazia di Arenya?? Udendo poi le parole di conforto di Davon, Nevia, Hellewise e Shaffer fecero ritrovare anche ad Alard la lucidità. Doveva andare avanti, il fardello che lo opprimeva doveva trasformarsi in forza, determinazione, perchè ciò che era avvento era solo l’inizio, il Granduca Damascus doveva essere fermato.

Cosi si rimette in piedi e si appresta per aiutare I marinai a scortare tutti I feriti sottocoperta quando udii Nevia intenta a leggere una lettera. Alard l’aveva già sentita giorni prima, quella volta era stato Otot a leggerla e ricorda che c’era anche Luna li presente. Piano piano vengono alla mente alcuni dettagli che trovano riscontro con quanto detto da Nevia e disse: “Scusate se mi intrometto, ero presente anche io quando la lettera fu trovata, oltre a Otot e Malys ricordo anche della ragazza, Astrid, parlare con Berek mentre discutevano, sembrava che lei si fosse dimenticata di lui...se non sbaglio loro si amavano prima che lei perdesse la memoria...adesso lei è l’unica rimasta di quella vicenda...” e mentre proferisce le ultime parole abbassa lo sguardo in segno di rispetto, il dolore per la perdita è viva nell’aria.


IC: Alard Arroway
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MessaggioInviato: 10/04/2019, 14:43 
Avventuriero
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Hellewise mentre salì da sotto coperta si rivedeva le immagini dei momenti trascorsi con Bjorn....il suo bacio, le sue carezze, il suo modo di fare da orso impacciato..e un'euforia felice e rimpianto la pervase.....tornò alla realtà e sempre più consapevole di ciò che in lei cresceva....Fin da piccola si sentiva tra due fuochi, e si ripeteva sempre dove era casa?..... Mokena?! le foreste dell'ovest? adesso sapeva!! ERA LUI!! E in lui pregava... le dee e gli spiriti dell'ovest affinchè l'aiutassero a perseguire l'obiettivo, la sua crociata, fosse portata a buon fine! e se ne stette lì in ginocchio a pregare! Perchè la fede era tutto e tutto è nella dea!!


Senza fede senza amore......saremo come morti!!!
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MessaggioInviato: 12/04/2019, 18:54 
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ARG passa in rassegna gli astanti col capo chino. Si sofferma su Alard, il guerriero Sacro di Arenya. Gli si rivolge con voce piatta, pungente ma senza il suo solito astio : " In nome di una dea che evidentemente non veneri più, cosa ci fai qui tra noi Alard." - si ferma un secondo. Il suo pensiero torna nuovamente a quei tragici momenti a Duvanthar. "Avevi giurato se non sbaglio." - fa un cenno al arma del Guerriero Sacro e poi si tocca il simbolo che porta sullo spallaccio - "pensi di essere degno della tua arma?" - il Goblin stava ancora seduto, non aveva fatto nessuna scenata o dato prova di forza per dimostrare le sue ragioni.
Si tolse il cappello e lo portò al cuore in segno di lutto. Rivolse poi lo sguardo verso la costa i suoi occhi bagnati dalle lacrime.


OOC : Samuele Ruga
IC : Alrok Rkobed Grexikraq Spezza Ossa

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MessaggioInviato: 13/04/2019, 12:18 
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Giovane avventuriero
Iscritto il: 19/03/2019, 13:26
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Con gli occhi su ARG, Alard disse: "Avevo preso una scelta è vero, e non la rinnego....Bjorn prima lanciarsi su Damascus ha deciso di lasciare a me la possibilità di ritornare. Ho combattuto fino all'ultimo per dare tempo a tutti di fuggire da Duvanthar, poi dopo aver compreso della caduta di Bjorn, Qun e Berek che come me si volevano sacrificare, ho compreso che il mio sacrificio non sarebbe servito a nulla in quel momento. Cosi ho preso Tyfus che era incosciente e l'ho aiutato ad attraversare il portale, così adesso mi ritrovo qua..." porta la mano sul simbolo sacro di Arenya stringendolo con forza "io so di aver commesso un erorre e sono pronto a pagarne le conseguenze, ma non per questo smetterò di servire la mia Dea, se lei me lo consentirà farò ammenda dei miei errori, non rinuncerò a combattere quel viscido del Granduca!" Con sguardo deciso fissa ARG mentre proferisce le sue parole in attesa di una sua risposta.


IC: Alard Arroway
OOC: Andrea Deste
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MessaggioInviato: 14/04/2019, 12:11 
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Giovane avventuriero
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Dopo qualche minuto di silenzio, Nevia ripone la lettera e si rivolge di nuovo agli altri.
"È un momento triste per tutti, ma discutere tra noi non è utile. Alard ha commesso degli errori, ma non siamo noi a doverlo giudicare, ARG. Sarà la dea Arenya a farlo, se vorrà, e sarà Ser Letarey. Mettere in dubbio la scelta di Bjorn di sacrificarsi per lasciarlo vivere non è rispettoso nei confronti di chi ha dato la vita per farci fuggire. Penso poi che ci siano ancora tante questioni di cui parlare tra noi, ad esempio ciò che abbiamo scoperto traducendo la memoria di Duvan."
Si rivolge poi all'arciere.
"Grazie, Alard, per aver riportato indietro un nostro compagno del Ramo Rosso."


Nevia bint Isaam
In OCC - Angela Vannini
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MessaggioInviato: 14/04/2019, 22:48 
Avventuriero
Iscritto il: 06/01/2019, 13:23
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Davon pensò a lungo alla lettera scritta da Nevia e alla risposta di Arg. Non era la prima volta che sentiva la parola Scryb o di qualcosa riguardante una barriera, ma non capiva cosa. Aveva avuto a che fare con qualcuno, o qualcosa, che gli pareva parlasse di questo. Ma non ricordava, sapeva solo che era qualcosa di recente.
Si prese un po' di tempo per fare mente locale, ripensando, istante per istante, a tutto quello che era successo nei giorni precedenti. Non una grande idea, ma non ne aveva altre.
Dopo qualche minuto di riflessione immobile, si ricordò improvvisamente: un lampo che lo fece sobbalzare.
Prese la sua borsa e ne estrasse un blocco di fogli piegati in quattro. La vista dei fogli un po' rovinati dall'acqua lo fecero rabbrividire e sbiancare per un momento, disegnando una smorfia sul su volto. Ma si riprese vedendo che le scritte erano ancora leggibili.
Attese che la tensione provocata dalla discussione tra Alard e Arg si dissipasse, e dopo il breve discorso di Nevia, prese coraggio è iniziò a parlare.
Davon: «Questo documento mi è stato dato da un altro membro della Sacra Compagnia mentre eravamo a Duvanthar, ma ora non riesco proprio a ricordare chi...
Nonostante avessi provato a proteggere questi fogli, l'acqua li ha bagnati lo stesso, ma fortunatamente non si è rovinato molto: è ancora leggibile.
Comunque, pur non avendo avuto tempo di leggere tutto il documento, so che parla di questo rituale per la barriera. Ve lo leggo.
"Innalzare questa barriera è stato un lavoro difficoltoso, che ha richiesto molti sacrifici, sia in termini di risorse che, purtroppo, di preziose vite di fratelli e sorelle.
Conscio che il potere possa reggere per molto tempo, ma certamente non per l'eternità, mi appresto a fare copia del processo da donare all'ordine della veglia in modo da ripeterlo qualora la barriera venga meno.
Premesso che non conosco i poteri del morbo, ma conosco quanto triste è doloroso sia stato il riuscire a formare questa trappola, mi sento di suggerire ai guardiani della veglia di non provare mai a prendere il medaglione. Certo, la lacrima di Etheroth permetterebbe la resurrezione, e forse dominare il potere degli elementi, ma qualunque sia la ricompensa rimembrate sempre le parole di Athmòra e di Shellay mano d'orso.
Fatta questa dovuta premessa ecco che va a seguire il giusto procedimento per come l'unica volta che è stato effettuato ha avuto successo.
Occorrente:
Erbe che possono garantire un potere curativo pari a 50. Va bene sommare un qualunque numero di erbe purché non sia non è Alaran ne Alaran del sud. Abbiamo notato come queste due erbe, per qualche motivo, depotenzino la barriera invece che sostenerla.
Le erbe dovranno essere pressate in un bricco, possibilmente di legno, ma può andare bene anche porcellana o argilla. Una volta inserite dovranno essere mescolate con un liquido di origine naturale: olio, aceto, vino, birra, qualunque cosa abbiate a disposizione. Anche generosi dosi di saliva o urina potrebbero andare bene in situazione di emergenza.
Attenzione però: non usate acqua. L'acqua influirebbe negativamente sul potenziale della barriera.
Una volta tritate le erbe lasciare riposare una lunga clessidra.
Passiamo al seguito. Occorreranno due persone in forze, e con in forze non intendo muscolosi, intendo in grado di resistere alla malattia.
Ho lasciato un vaso con alcuni pidocchi tigre. Sono animali longevi. Non hanno bisogno di nutrimento e si riproducono in modo rapido. Tendono a formare un organismo unico con una sorta di fusione, quello è ciò che occorre. Il problema è che maneggiare questo organismo trasmette una malattia decisamente virulenta. Lo scopo è proprio quello. Due soggetti dovranno ammalarsi, ma durare abbastanza da non morire.
Occorrerà che i due malati dividano a metà l'organismo e lo mastichino. Una volta ben mastico andrà messo nello stesso contenitore dove sono state tritate le varie erbe. A quel punto l'organismo sarà innocuo, ma la malattia continuerà ad agire sui due guardiani da voi scelti. Se avete la possibilità di aiutarli meglio, altrimenti scegliete coloro che meno hanno da perdere dalla vita.
Il volo derivante dalla creatura dovrà essere avvolto in un po' di pelle e li inondato, letteralmente inondato di incantesimi. Più magie vengono lanciate più la sua funzione successiva sarà ottimale.
Attenzione: il lancio delle magie deve avere due peculiarità: la prima è che soltanto le magie di danno sono utili.
La seconda è che devono essere lanciate in contemporanea.
Per tanto lo stesso incantatore, una volta lanciata una magia, diventerà inutile. Fare due cicli di magie non serve.
Temporaneamente posizionare il volo incantato accanto alle erbe tritate.
Adesso entrate nella stanza, disponete una generosa quantità di polvere di Scryb a terra. Se non avete a disposizione tale risorsa anche Sale può andare bene. Dovrete disporre l'una o l'altra risorsa per tutta la lunghezza della stanza e posizionare il bolo ad una delle due estremità della linea. Cospargete la linea con le erbe tritate e lanciate una magia qualunque purché non sia di danno sul bolo.
Uscite tutti e sigillate la stanza.
Rientrate dopo 30 clessidre corte e vedrete che sia il bolo, sia il sale, sia le erbe tritate saranno scomparsi.
A questo punto la barriera è completamente formata, il resto tocca ai combattenti del totem."
Non mi risulta che questo rituale sia stato eseguito, ma potrei sbagliarmi. Spero che possa tornare utile, in futuro".


IC: Davon Stobborn
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MessaggioInviato: 15/04/2019, 10:03 
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Iscritto il: 17/10/2018, 15:02
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Da dietro Nevia un voce si alza! fiera e sicura!.....HA RAGIONE ARGH!!!.......poi si vide un lancio di un'arco ai piedi di Alard, pensaci tu a darlo a tuo padre tanto ci fai poco tu!!........ poi si vide arrivare Hellewise, poi con uno sguardo tra il perso nel vuoto e l'ira disse " li hai guardati cadere.....se non eri così paraculo e codardo e facevi tesoro del potere che la grande dea ti aveva fatto, tornavi da loro li aiutavi..li curavi.....Se al tuo voto davi un qualche VALORE gli dicevi di non toglierti quell'onore, quel privilegio che davanti alla dea avevi promesso! servire alla causa di fare ammenda ai tuoi errori! A mio parere la dea non centra Nevia lui ha scelto di non dar peso alle sue parole, di non dar peso al potere... al dono che la dea gli ha concesso e questo per me è un affronto!! Anche io sarei rimasta fino alla morte ma Dorian mi ha tramortito....e poi così facendo rischiavo di distruggere il dono che la dea mi ha concesso.....poi guardando Alard con odio, poi chiuse gli occhi con gesto di stanchezza e se ne andò....andandosene diceva a gran voce.....SERVIRE E PROTEGGERE!! NON TEMO LA MORTE PERCHè IN ESSA SI GENERA ALTRA VITA.....LA DEA DA, LA DEA TOGLIE.....UN GUERRIERO SACRO SI PUò SOSTITUIRE UNA GUIDA COME MALIS, UN BRACCIO DESTRO FEDELE E DEVOTO ALLA CAUSA NO..... poi si diresse verso Nimùe/Calidia ........
Toccando la spalla della druida con voce roca e spaventata, con goccioloni di lacrime all'estremità degli occhi prese fiato facendo un bel respiro e gli disse..." ho bisogno di un tuo consiglio un tuo parere se possibile".....
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MessaggioInviato: 15/04/2019, 10:29 
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<<ORA BASTA!>>. Farah urlò. Si diresse verso l'arco che era per terra e lo raccolse. <<Mi pare che qui si sia sordi o sbaglio!? Nevia ha ragione, ci penserà Arenya o Laetharey. Punto.>>. Mostrò l'arco sia in direzione di Argh che di Hellewise, soprattutto di lei e disse <<Chiedi scusa alla tua Dea! Chiedi scusa per come hai trattato la sua arma, che è anche il suo simbolo sacro, e per come male hai interpretato il suo volere. Perchè Forse Alard è vivo proprio per sua volontà, forse vuole che faccia ammenda ai suoi errori da vivo e non da morto. Non si spiega altrimenti.>>. Guardò anche Argh e poi riprese <<Non è il momento ora per prendersela con lui, è una comodità che da te e Hellewise non mi sarei aspettata fosse presa. Vi credevo più adulti e credevo che la fede nella Dea vi desse abbastanza senno per capire che ora la priorità è aiutare e fare il punto della situazione piuttosto che rinfacciare mancati giuramenti o quant'altro.>> In tutto questo il suo sguardo era severo e arrabbiato per quanto la maschera consentisse di esprimere queste emozioni. <<Due di coloro che si sono sacrificati erano miei amici, la mia famiglia o meglio, la nuova famiglia che mi ero fatta da questo lato delle mura della Città Chiusa e sapete cosa? Non mi importa niente di niente se Alard è qui vivo. Perchè rinfacciargli che doveva morire lo trovo un insulto a chi è morto laggiù dato che si spreca tempo prezioso per poter capire come fermare tutto questo. Questo lo trovo un vero insulto verso la Dea Arenya che ci ha concesso di vivere.>> Guardò di nuovo Hellewise <<Questo lo tengo io finchè non ti vedrò penitente abbastanza verso Arenya e tutti i presenti.>> Poi guardò Davon <<Perdonami ma con la testa in confusione come ora faccio prima a venire a trascrivere, appena si saranno asciugate le pagine del mio taccuino, questo rituale.>>. E si diresse da Davon, arco in mano, per rileggere il foglio.


Farah Presai - OCC Cinzia Tempesti
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