Davon: «Se nessuno ha nulla in contrario, potrei esporre io ciò che si è scoperto sulla lingua antica»
*Si guarda un po' attorno, quindi si alza in piedi e prende in mano il suo quaderno.
Davon: «Inizierei subito con una premessa: la lingua antica è, di per sé, abbastanza parsimoniosa nell'uso delle parole. Mi spiego meglio: spesso, in una frase, alcuni elementi del discorso - come congiunzioni, articoli, verbi e anche soggetti - vengono omessi. Nel momento in cui si traduce una frase, bisogna riadattare la costruzione da una lingua all'altra, a seconda del contesto.»
*Osserva le facce degli altri, alcune apparentemente dubbiose, altre meno.
Davon: «Se ci sono domande, sarò lieto di rispondere e chiarire ogni dubbio, anche con l'aiuto di chi, con me, ha analizzato i documenti che abbiamo trovato. Ma tutto questo alla fine...
Nella costruzione di una frase, il soggetto può essere a valle del verbo, così come può essere a monte. Per esempio: Nella frase "Lar at", "lar" è il verbo essere, mentre "at" è il soggetto, io. La traduzione quindi è "io sono". In questa frase, il verbo precede il soggetto. Invece, nella frase "at vigam" - che probabilmente molti di voi ricorderanno essere parte della formula di ogni preghiera per gli Otto - "vigam" significa chiedere, e la frase si traduce in "io chiedo". Qui il soggetto - "at", ovvero "io" - si trova prima del verbo...
Ora, arrivati a questo punto sarebbe lecito chiedersi se esista o meno una regola per decidere come vanno ordinati soggetto e verbo. Fino ad ora mi risulta non siano stati trovati appunti su una regola precisa, che definisca esattamente la costruzione di una frase. Riguardando gli appunti, ho trovato elementi comuni tra le frasi, ed elaborato una teoria. Se il verbo termina con la lettera "R", il soggetto si trova dopo di esso; altrimenti si trova prima. È una teoria probabilmente azzardata; ma al momento funziona.»
Si ferma un momento, prende un bicchiere, lo riempie di acqua e beve. Infine si schiarisce la gola, e riprende.
Davon: «Bene, passiamo a qualcosa di leggermente più semplice. Per creare una negazione o costruire un contrario, bisogna aggiungere il prefisso "Nir" davanti ad un verbo o un oggetto. Per intenderci, se "salcar" vuol dire "ridere", "NIRsalcar" vuol dire piangere, e così via. Tenete conto però che non tutti i contrari possono essere costruiti in questo modo: "aren" significa "vita", ma morte non si dice "niraren": si dice "kagrum". Quindi le due parole sono parecchio differenti.
Per volgere un nome dal maschile al femminile, si aggiunge il suffisso "ver" al nome: così, se "Nallor" è "padre", "madre" si dirà "Nallorver".
Per modificare un oggetto dal singolare al plurale, si deve aggiungere "nix" alla fine di esso, ad esempio: "Rakas" significa "figlio", e "Rakasnix" è "figli"...
Passiamo ora a qualche nota sui verbi. Aggiungere il suffisso "Hor" dopo un verbo, cambia il suo tempo, rendendolo un verbo che si riferisce al futuro: "Mir at" si traduce in "io dico", mentre "Mirhor at" è "io dirò".
Se uniamo soggetto e verbo in un'unica parola, otteniamo un vero imperativo: Se "Mir at" è "io dico", "Mirat" è "dimmi"...
A questo punto, vorrei specificare che, come dicevo prima, nonostante la grande quantità di regole, ei tratta di una lingua molto flessibile e primitiva. Se ci fate caso, nell'ultimo esempio che ho fatto "at" vuol dire "io" nel primo caso, nel secondo invece significa "a me". Quindi il soggetto in realtà potrebbe essere colui che subisce l'azione e viceversa...
Mi rendo conto che tutto questo possa essere un po' complesso; se ci sono dei dubbi, sarò ben felice di rispiegarvi queste regole»
*Si ferma nuovamente, riflette qualche istante per fare mente locale, e sfoglia qualche pagina del suo quaderno alla ricerca di altre informazioni.
Davon: «Direi che con le regole abbiamo concluso, al momento. A questo punto rimangono solo le parole tradotte, che abbiamo dedotto dalle frasi trovate durante il nostro viaggio. Nevia, Otot, Gefjun. Se ho detto qualcosa di sbagliato o dimenticato dei pezzi vi prego di correggermi. Oppure se avete teorie inedite o diverse dalle mie esponetele anche voi: più informazioni ed idee condividiamo, e meglio è.
(// volevo mettere anche le foto del quaderno, ma non me lo fa fare. Se siete interessati scrivetemi su facebook e ve le mando. Sorry...)
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