Arenthar

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MessaggioInviato: 01/02/2019, 9:40 
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Giovane avventuriero
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"Calidia, capisco il tuo risentimento, ma non arrischiamoci a dare giudizi affrettati prima di capire che cosa sia successo davvero. Il fatto che la maschera e la tunica siano le stesse sono indizi, ma potremmo averli mal interpretati: continuo a credere che l'aver visto ser Vellet nei ricordi con indosso quella maschera abbia un qualche significato in relazione a questa storia."
Si alza in piedi e si avvicina di più al camino, scaldando le mani al fuoco.
"Kaphaeras risponde poco volentieri alle domande personali che gli facciamo, ma non si è fatto problemi a dirci che ci avrebbe lasciato anche a morire non appena avessimo smesso di essergli utili. Liam..."
Esita un secondo, lanciando un'occhiata sia a Malys che a Calidia.
"... o meglio, nessuno di noi conta qualcosa per lui, e sono d'accordo con Davon su questo. Qualcuno ha fatto notare che avremmo potuto provare ad uscire da Duvantahar usando un passaggio nel mondo onirico, ma la verità è che non credo che noi Divinatori della Compagnia saremmo stati in grado di crearlo. O almeno, non di crearne uno che permettesse a tutti di passare. E anche se non mi aspetto che quel bastardo ci aiuti in qualche modo, arrivare a lui sembra essere l'unica strada di salvezza che abbiamo, stando ai sogni che abbiamo fatto prima di rompere il sigillo. dell'uomo con la mano tatuata, Naa'Il, purtoppo non sappiamo niente. Sempre che fosse umano."


Nevia bint Isaam
In OCC - Angela Vannini
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MessaggioInviato: 01/02/2019, 10:49 
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Calidia spalanca gli occhi quando sente Nevia dare del 'bastardo' a Kaphaeras. Sembra divertita dalla cosa.
"La speranza di trovare un'altra soluzione ci ha fatto credere per un momento che uscire da Duvanthar attraverso il Reame Grigio potesse essere una buona idea. Forse, se avessimo potuto ricreare le condizioni che ci hanno permesso di scappare dall'Isola Prigione... Ma ormai è tardi per le ipotesi. Non erano altro che inutili scappatoie, così come pensare che Ella potesse ingannare la morte e le condizioni del rituale grazie al dono di Arenya. Grazie comunque a te e agli altri Divinatori per averci pensato. Davvero".
Si capisce dal sorriso che rivolge a Nevia che è sincera.
"Fermare l'avanzata degli Shi'tinvar è sempre stato qualcosa che io e i miei fratelli desideravamo fare. Non so se saremmo mai riusciti a scoprire come, senza l'aiuto di tutti voi e dei nostri... alleati esterni, ma credo che Liam si sarebbe comunque fatto avanti per permetterci di andare avanti".
Abbassa il viso.
"Non è stato Kaphaeras a farglielo fare. Era abbastanza forte da prendere questa decisione da solo e lo avrebbe fatto in qualsiasi altro scenario. Perché era forte e amava questa terra, nonostante tutto il male che gli ha fatto. Noi potevamo solo non ostacolarlo".
Sospira e cambia rapidamente discorso.
"Forse ser Vellet indossava la maschera come noi portavamo i nomi di altre persone: stava lì a incarnare il ruolo di qualcun altro. Forse..."


When the snows fall and the white winds blow, the wolf dies but the pack survives.
OOC: Chiara Barsottelli
IC: Nimùe degli Atmora
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MessaggioInviato: 01/02/2019, 13:34 
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ARG si rivolge rapidamente al Guerriero Sacro - "come è stato testimoniato (non da me) pare che Terenzio avesse il simbolo dei Modellatori sul corpo. Questo appunto avvalora i sogni dei Divinatori che "vedevano" lui come una grande macchia nera o qualcosa del genere." - il Goblin va avanti parlando di Damascus - "l' allora Principe mi sembrava un potente necromante. Non credo che sia avvenuto un doppio scambio di personalità o persona che dir si voglia. Kaphreas non è Damascus e credo che il Principe ci possa riservare ancora sorprese nel bene e nel male... Credo anche, come alcuni hanno detto che Kaphreas voglia il Vessillo. Al concistorio sono stati chiari, niente Vessillo, niente Gran Templare, anche se possiede tutte le qualità per farlo." - fa una breve pausa come per riprendere un discorso a metà nella sua testa - "voi sapete come si creano i non morti?! Perché a me quella così detta "unione tra uomo e Incubo" mi è sembrato proprio un modo per descrivere un non morto... io però non sono un necromante, le mie sono solo speculazioni" - infine si rivolge al bardo - "anche noi, appena arrivati nel ricordo abbiamo visto un uomo con la maschera. Putroppo il ricordo è stato cacciato troppo velocemente e nessuno è riuscito a sentire quello che stava dicendo. Ad occhio mi è sembrato Kornastur con la Maschera ma poteva essere chiunque..." - ARG poggia poi il braccio meccanico sulla spalla di Jack e gli sussura - "già che ci siamo..."[segue mp]


OOC : Samuele Ruga
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Per tutti gli illetterati ARG si scrive ARG perché è un acronimo! Non Argh come il verso del pirata, non Argh tipo "sono un pò arrabbiatello con te" ma ARG poiché sono le iniziali del mio nome! Dai ce la potete fare XD
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MessaggioInviato: 01/02/2019, 18:24 
Avventuriero
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Otot si versa del tè caldo in una tazza, ci soffia sopra e dopo un sorso si rivolge a Nimue: "Pensandoci bene le vesti di Kaphaeras e Damascus erano simili, non identiche, magari hanno qualcosa in comune ma molto probabilmente non sono la stessa persona, poi Damascus aveva una specie di bacchetta in mano, cosa che al giorno d'oggi non avevamo mai visto."
Poi prosegue rivolgendosi a Bjorn: "Fratello non siamo sicuri che Otrot fosse un hypnos, o meglio, nelle carte che abbiamo qui sul tavolo viene definito come un controllore, però nulla toglie che i controllori, i manipolatori ed i combattenti vengano definiti Hypnos."
Infine si rivolge a tutti i compagni: "Le carte che abbiamo a disposizione sono firmate da Holot Golban sasso di fuoco, il solito che abbiamo incontrato al passo del cervo rosso, figlio del Golban che abbiamo conosciuto qui. A questo punto sospetto anche del padre, penso che ci stia spingendo fin la per scopi personali inerenti il potere delle tavole della lingua antica. Mi viene solo da chiedermi se Nora Veridis stia bene visto che l'ultima volta che l'abbiamo vista era insieme a lui e che non mi ha più riposto dopo che le ho scritto tempo fa."


OOC: Saverio Piangatelli
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MessaggioInviato: 01/02/2019, 18:34 
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Giovane avventuriero
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"Scusami Otot, ma non ho capito bene: sospetti che Holot Golban ci stia usando a sua volta per arrivare alle tavole di Duvanthar? Se così fosse non sarebbe il primo: i nostri sogni sembravano indicare che tanti volessero arrivare a Duvanthar, e che per noi sarebbe stato mortale se non ci fossimo arrivati per primi... E cos'è questa storia dell"unione tra uomo e incubo", ARG?"
Si ferma un attimo, come se stesse riordinando le idee.
"In effetti abbiamo tantissime questioni in sospeso..."


Nevia bint Isaam
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MessaggioInviato: 01/02/2019, 18:43 
Avventuriero
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Bevendo un altro sorso di tè il druido cerca le parole, poi dopo qualche secondo: "Se non ricordo male Holot ci aveva detto che ci saremmo andati insieme a Duvanthar se avessimo trovato il modo ed anche io ingenuamente gli dissi che sarei andato con lui perché ognuno di noi aveva i suoi motivi per andarci. Ricordiamoci anche che è stato sempre Holot ad imprigionare la persona che era sotto alla maschera che recuperammo e che ora indossa Farah e che l'unica maniera per ottenere la maschera fu quella di porre fine alla vita del portatore della maschera. Sia il padre che il figlio si sono posti a noi in maniera amichevole, anche se è tanto che non si vedono fisicamente è possibile che si siano incontrati in sogno o che abbiano avuto una qualche visione che li ha spinti a darci spago e farli apparire a noi come amici?"


OOC: Saverio Piangatelli
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MessaggioInviato: 01/02/2019, 18:51 
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Farah ascoltò e rispose:<<Io temo più Kaphaeras. Se temo cosa brama e come lo vuole ottenere... Farà la fine del Folle e noi tutti, o tutta Arenthar, con lui.>>. Scosse la testa sconsolata mentre con una mano stringeva il simbolo sacro.


Farah Presai - OCC Cinzia Tempesti
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MessaggioInviato: 01/02/2019, 20:36 
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Quando Shaffer comprende il senso del discorso di ARG, un lampo di consapevolezza gli illumina gli occhi.
"Ecco perchè non doveva venir eletto Terenzio...."
"Quando parlai con Kraug, mi disse che era stato ucciso senza che lui se ne accorgesse, appena prima di un incontro con una delegazione di Mishtar" "Mi disse anche che dubitava che l'impero fosse responsabile, e probabilmente non era nemmeno coinvolto, cosa con cui mi sento di essere d'accordo"
"Era stupefatto che qualcosa potesse abbattere un portatore così facilmente" "all'epoca pensai ad un assassino dotato di armi mistiche, ora penso invece che chi lo voleva morto, avesse a che fare con questa storia del marchio che ha addosso il povero Terenzio"
Si gira verso i compagni
"Kraug mi spiego che il suo apprendista, destinato a succedergli, usando la forma più alta di potere conferito da Arenya ad un suo fedele, donò la sua vita per ridarla a Kraug. Perchè questo è il potere dell'ultimo mistero insegnato a noi fedeli di Arenya"
"Un potere chiaramente a me lontanissimo e che quasi certamente mai avrò"
Sorride
"La tua razza è veramente devota ARG. Come tutti saprete il gran templare di Arenya è sempre un goblin, così come lo era l'apprendista. E non ha esitato un attimo a scegliere il da farsi"

"Otot, dopo quello che hai detto anche io dubiterei di Holot, troppi vogliono mettere mano ai segreti di Duvantar. Anche Kaphaeras, malgrado non lo creda malvagio, dovrà darci delle risposte quando lo incontreremo. Sappiamo che voleva sedere coi portatori dei vessilli, che conosce le forme più alte di magia divina di Faharak e che è un potentissimo divinatore."
"Ma voleva sederci per contrastare il marchio? sapeva di Terenzio? Io credo di si"

riflette

"Credo che Damascus e Kaphaeras siano due persone distinte, malgrado le somiglianze"


Marianini Thomas
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MessaggioInviato: 01/02/2019, 21:43 
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«Rallentate. Le ipotesi che possiamo fare sono tante, così come lo sono le possibilità di andare fuori strada. Se iniziamo a dubitare di tutti, presto finiremo a farlo anche di noi stessi». Si rivolge a Na'Il.
«Non so se riesco a fare un resoconto dettagliato, ma ci provo. Voi altri, correggetemi o aggiungete quello che manca. Quando siamo arrivati vicino alla costa, la nave su cui viaggiavamo si è danneggiata - come succede ogni volta che prediamo una nave, ma ovviamente continuiamo a prenderle, ovvio, ovvio - e siamo sbarcati grazie a un mago che l'ha tenuta insieme fino a portarci al punto di sbarco. Ci siamo avventurati verso lungo il sentiero ed è stato abbastanza semplice raggiungere la Mano di Selley, anche se ho pochi ricordi del nostro arrivo e dei primi momenti là dentro. A quanto ci hanno raccontato in seguito, abbiamo interagito con un oggetto di cui ti parlerò in seguito e siamo stati addormentati da esso».
Fa una pausa per sciaquarsi la bocca. «Qui iniziano in realtà i miei primi ricordi. Io e gli altri membri del Popolo dell'Ovest stavamo avanzando verso la Mano di Selley accompagnati da un gruppo di Druidi, Mavara - che abbiamo scoperto essere la Prima Foglia di Duvanthar. Sì, aspetta un secondo, ci arrivo - un altro chiamato Sasso Fiorito e la sua consorte. Eravamo consapevoli di noi stessi, che io ero Malys eccetera eccetera, ma loro ci chiamavano con altri nomi. I druidi ci hanno accompagnato verso la Mano di Selley, in cui erano presenti i nostri compagni e alcuni uomini della Teocrazia, guidati da un vescovo di Selley, di nome Talavir che nessuno di noi aveva mai sentito nominare. E a ragione: nel darci il benvenuto il vescovo si è riferito al presente come l'anno 993 Dopo il dono dei Vessilli».
Un'altra pausa breve.
«No, non abbiamo viaggiato nel tempo, se è questo che pensi. Farah e Lemarchand hanno trovato molte Pietre dell'Anima in giro e hanno ipotizzato che le persone che si muovevano attorno a noi potessero essere i ricordi di alcuni spiriti bloccati in quel luogo da un evento traumatico che li aveva uccisi tutti. Un'ipotesi non del tutto sbagliata. In una delle stanze abbiamo trovato i frammenti di una creatura gigantesca che nessuno di noi Cacciatori aveva mai visto e in un'altra ... una testa parlante. Inizialmente entrambi non erano visibili da parte degli "spiriti" della magione, che continuavano a trattarci come se fossimo loro conoscenti e quando si arrivava al punto di convincerli di non essere quelle persone tutti loro si bloccavano, gridando "Errore, errore, errore"».
«La chiave di tutto era la Testa. Ha detto - sì, quella cosa è senziente - di chiamarsi DUVAN e di essere colui che ha insegnato tutto ai Popoli dell'Ovest. Abbiamo passato molto a cercare di capire cosa c'entrasse, perché fosse visibile solo a noi e se ci trovassimo davvero nel passato, specialmente dopo che abbiamo iniziato a trovare documenti datati successivamente, assieme ad un messaggio per Liam da parte di un misterioso "Ser Montgomery". Parlando con lui, mi ha raccontato che Montgomery era il suo migliore amico e che anche lui era nella spedizione in cui aveva perso Soraya. Abbiamo pensato subito ad un altro "gioco" del Modellatore, ma non siamo riusciti a capirlo o almeno io non ne ho la certezza».
«Mentre cercavamo di capirci qualcosa, quasi per caso abbiamo scoperto che risolvendo alcune questioni in sospeso degli spiriti saltavamo in "avanti nel tempo". Fra un salto e un'altro riuscivamo a sentire delle voci, rimaste per molto tempo sconosciute.
La prima questione era redimere l'onore di un guerriero, la seconda salvare un'innocente da una condanna ingiusta, una terza permettere un matrimonio ... nonostante fosse chiaro che ci trovassimo immersi nei ricordi che credevamo appartenere agli spiriti stessi, venivamo feriti, danneggiati e abbiamo rischiato più volte di morire. Spesso ha avuto l'impressione di avvertire un'aura oscura, che riuscivo a percepire nel modo in cui il vento soffiava attraverso gli alberi: non so se fosse qualcosa proveniente da fuori o se i ricordi avessero conservato anche quello. Forse era solo una mia impressione».
«In una delle stanze un pazzo di nome Gregor stava portando avanti degli esperimenti orribili. Ha rapito Nevia, le ha preso del sangue e danneggiato l'anima e come lei lo ha fatto con altri, per portare avanti degli studi eretici che solo più avanti abbiamo scoperto. Non posso fare a meno di chiedermi se non fosse qualcosa che venisse portata avanti con la complicità della Teocrazia, come quelli che abbiamo scoperto sull'Isola Prigione. A proposito di esperimenti, abbiamo trovato alcuni documenti riguardo a quella creatura che ti ho nominato all'inizio, un Golem, in cui suoi creatori spiegavano di averlo realizzato unendo la magia del continente con quella dei druidi, allo scopo di renderlo un mezzo per rendere fertile il terreno, senza sconvolgere l'equilibrio della natura; un anno dopo la sua creazione, i loro diari riportavano la richiesta della Teocrazia di renderlo un'arma. Al nostro secondo balzo, li abbiamo incontrati, Ser Miron e Lady Syra, che hanno insegnato ai nostri maghi a lanciare incantesimi combinati e a passare il proprio mana a un altro mago, cosa che si è rivelata molto utile».
Si ferma di nuovo e beve un altro sorso, per raccogliere le idee.
«Il nuovo balzo ci ha portato di fronte al principio, di fronte al Vescovo Talavir e la druida Madara in compagnia di un uomo con il medaglione della Maschera e con indosso la maschera dell'attuale Granduca, Marcus mi pare, il "principe" Damascus di Mokhena e un sacerdote di Akban di nome Cornastur. Ne ha in parte già parlato Farah. Poi è arrivata la sera e i maghi hanno pensato che per fare il "salto" dovessero completare il Golem e hanno creato il suo "cuore", ma dopo averlo fatto sono stati attaccati da alcuni Combattenti Totemici che sembravano impazziti. Poi, mentre ci chiedevamo ancora il perché dell'attacco al bosco sono emersi alcuni druidi in fuga, fra cui Mavara che portava con sé Duvan, la nostra testa, ora visibile a tutti».
Lancia uno sguardo agli altri membri del Popolo dentro la stanza e poi continua.
«Mavara ci ha raccontato della caduta di Duvanthar, di come nemici sconosciuti fossero emersi dall'interno della città e avessero massacrato il popolo della città, facendo rialzare anche i morti, come quelli che avevano attaccato noi poco prima. Talavir ha detto di aver già evacuato i civili e che noi saremmo rimasti lì per un mese, prima di ricevere aiuto. Un aiuto che non è mai arrivato o che non li ha mai ritrovati. Mavara ci ha chiesto di resistere mentre lei preparava qualcosa che avrebbe permesso di contenere il male che si stava espandendo da Duvanthar, prima che inghiottisse tutto il mondo, anche se il suo braccio destro Ascar non era d'accordo. Un Sigillo».
Versa di nuovo da bere nel bicchiere.
«A quel punto ci siamo risvegliati, di nuovo nel 1019, confusi e stanchi, ma vivi. Lì ad accoglierci abbiamo trovato i veri Sasso Fiorito, sua moglie e Ascar, invecchiati di trent'anni e ci hanno spiegato che era stato Duvan a farci rivivere i ricordi della Mano di Selley e dei suoi abitanti. Ci hanno raccontato di come Mavara abbia usato le loro vite, quelle di quattro potenti druidi e la sua per cercare di bloccare una sorta di miasma responsabile della corruzione delle Terre dell'Ovest, proveniente da un presunto squarcio all'interno di Duvanthar. Secondo Sasso Fiorito, quel Sigillo impedisce agli Incubi di dilagare nel mondo e allo stesso tempo blocca a chiunque l'accesso alla città. Beh, bloccava».
Si, ferma di nuovo, pensando evidentemente a Liam.
«Ascar, però, non è mai stato d'accordo con quello che voleva fare Mavara, ha preso da parte alcuni di noi e ci ha consegnato degli appunti in cui si spiegava come rimuovere il Sigillo stesso. La decisione non è stata facile e all'inizio ci ha divisi. E mentre ancora discutevamo su cosa fare, abbiamo scoperto l'esistenza di una stanza al cui interno si trovava un laboratorio con esperimenti raccapriccianti, volti a creare, attraverso parti di cadaveri, delle "armi" chiamate da parte di un necromante - di cui non ricordo il nome al momento - "Opliti" e una creatura che definiva come "il soldato perfetto". A continuarli, dopo la scomparsa di questo eretico, è stato quel Gregor e forse anche qualcun'altro dopo di lui. L'anima del "soldato perfetto" in qualche modo sembrava attirare i Necromanti, ma Farah e Lemarchand se ne sono occupati e hanno fatto in modo che non attirasse più nessuno, altrimenti avremmo corso il rischio di trovarcelo contro dopo che un Necromante senza scrupoli o un uomo assetato di conoscenza lo completasse».
Guarda Farah e le sorride. «So che non è stato facile per te e Lemarchand occuparvene e vi sono grato per aver messo le vostre vite a rischio per la Compagnia. Sono certo che tutti noi ripagheremo il favore quando capiterà l'occasione». Torna poi a rivolgersi a tutti. «Non abbiamo fatto in tempo a risolvere la questione, che abbiamo sentito delle grida provenienti da fuori. A noi ci si è presentato Otrot, l'Incubo dalla faccia torta, che aveva fatto prigioniera Voce del Vento, che avevamo lasciato alla nave in riparazione. Forse ha provato a raggiungerci in seguito ed è stata catturata. Otrot si è offerto di consegnarcela se in cambio gli avessimo consegnato Speranza, la Strega Bianca - sì, una Strega Bianca, ma non una delle Ancelle della Profetessa, sembrerebbe - che ci ha aiutato a fuggire dal Mondo Onirico durante il Concistorio. Otrot ha torturato Voce del Vento davanti a noi e ci ha dato tempo fino alla mattina per decidere». Lancia uno sguardo a Arlok. «Grazie agli spiriti - o, meglio, a Jack e a Ella - avevamo qualcosa che Otrot non si aspettava: poco prima i bardi aveva evocato lo spirito di un druido di nome Jaralas che aveva provato a combattere contro lui, fallendo alla fine; nei suoi diari, però, c'era un modo per renderlo corporeo e vulnerabile».
Anche se il tono ha un po' di amarezza, il suo sguardo si riempie per un attimo di fervore e orgoglio.«Abbiamo azzardato molto, ma è stata una battaglia memorabile. Nonostante il rituale non fosse completo quando Otrot si è presentato, Dorian è riuscito ad ingannarlo e tenerlo impegnato, mentre i maghi completavano il rituale. Poi, quando tutto è stato pronto, lui e altri maghi hanno sotratto all'Incubo la Firma Onirica di Voce del Vento, il suo tamburello, e abbiamo combattuto. Abbiamo affrontato i suoi sgherri, mentre Arlok e gli altri abbattevano quel figlio di puttana; infine, tutti insieme abbiamo abbattuto il Golem che ci aveva scatenato contro. Ora di lui non restano che due fiale da mandare alla Foresta della Luce».
Nel narrare la lotta si è alzato in piedi e per qualche istante aveva anche sorriso, raccontando con orgoglio le gesta dei suoi compagni. Il suo sguardo si fa cupo prima di concludere.
«Come Cacciatore abbiamo vinto. Come Compagnia ne siamo usciti sconfitti. Voce del Vento è morta: un incantesimo l'ha colpita durante la battaglia ed è morta senza che potessimo fare niente». Guarda ARG e appoggia una mano sulla sua spalla. «Sapevamo che c'erano poche possibilità di riuscire a vincere: una magra consolazione, lo so. Abbiamo tentato: un uomo o un goblin libero non può fare altro, Arlok. Il resto è nelle mani degli Dei e del Fato».
Torna poi a rivolgersi agli altri, Shaffer e Na'Il in particolare. «Poi abbiamo spezzato il Sigillo, affrontando i quattro druidi che si erano uniti a Madava. Come ho detto molti all'inizio non erano d'accordo, ma sia Ella dopo aver toccato il vaso dove Jaralas aveva provato ad imprigionare Otrot - che le ha mostrato due possibili futuri; uno in cui noi non andavamo a Duvanthar e misteriosi nemici invadevano la Teocrazia e un altro in cui andavamo e molti di noi morivano - sia Hellenwise dopo aver usato le sue capacità da Divinatrice - attraverso un sogno ha visto gli Incubi superare i confini delle Terre dell'Ovest e ringraziarla, consegnandole una chiave nuova con scritto sopra Duvanthar - si sono convinti a rischiare. Hellenwiswe, dopo che avrò finito racconta a tutti ciò che hai visto ancora un volta».
«Come dicevo, abbiamo evocato ciò che rimaneva degli spiriti dei druidi che si erano sacrificati per comporre il Sigillo e infine quello di Mavara. La Druida è apparsa e ci ha spiegato che aveva energia solo per aprirci un varco verso Duvanthar, ma non per tornare. Per alcuni era sufficiente: Mavara ha parlato dell'esistenza di alcune tavole che potrebbero permetterci di chiudere il varco da cui queste creature sembrano uscire; per uscire avremmo trovato un modo, come sempre». Si ferma e aggiunge a voce più bassa con un po' di amarezza, come se fosse un suo pensiero «Come lo dovevamo trovare per salvare Voce del Vento». Scuote il capo e riprende
«Mavara ha, però, aggiunto che se un'anima delle nostre si fosse legata alla sua, avrebbe avuto abbastanza energia da tenere aperto un varco e permetterci di uscire. Inizialmente si è offerto Typhus e poi ... Liam».
Una lunga pausa, stavolta. «Il resto lo sai. Anzi, no. Dopo che Madara è scomparsa, è apparso Kafaeras, assieme a una donna tatuata che non avevamo mai visto. E ha detto che ci aspettava all'interno della città». Prova a trattenersi ma gli parete un «Vaffanculo».
Riempie ancora il bicchiere e beve un lungo sorso.
«Questo è quanto, a grandi linee. Se metteremo le mani sull'uomo con la Maschera, Granduca o no, lo porteremo indietro con noi e pagherà per quello che ha fatto, ma non spetta a noi punirlo. Sarà la giustizia del Popolo dell'Ovest, di tutto il Popolo, a giudicarlo. Noi siamo i Giusti e agiremo come tali. Non importa se le persone più sante del nostro mondo hanno ceduto al male: anche la Profetessa cadde e a redimerla sono stati i Giusti. Noi dobbiamo essere come coloro che abbiamo visto in quei ricordi, persone che hanno speso le loro vite per completare l'opera della Profetessa e portare pace fra l'Ovest e Arenthar. La Sacra Compagnia è quello che al momento si avvicina più a quel sogno. I nostri nemici ci hanno messo insieme, ben prima che Letarey ci unisse e la Teocrazia ci desse un nome altisonante. I nostri nemici ci hanno forgiato e per questo li benedico. Perché noi siamo la fiamma che li consumerà, Streghe, Incubi o Golem che siano».
Pronuncia l'ultimo discorso in maniera energica, quasi urlando e gettando fuori quello che ha dentro. L'ultimo sguardo lo manda a Arlok e Na'Il.
«La fiamma che porta speranza e il calcio nei coglioni del Male. Più o meno era così, vero?».


IC Laren Dorr
OOC Mattia Rossi


Ultima modifica di Writer26 il 04/02/2019, 14:09, modificato 1 volta in totale.
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MessaggioInviato: 02/02/2019, 13:34 
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Il Goblin risponde a Nevia citando un passaggio degli scritti da poco letto : "Quando un Manipolatore decide di possedere uil corpo di un defunto, prima che esso torni alla Terra, ecco che avviene un processo strano e misterioso nel suo funzionamento. Lo Shi'Invar si fonde letteralmente al corpo morto, diventando un qualcosa di diverso, una nuova forza vitale. Questi esseri, specialmnte quando si uniscono agli animali, divengono forzuti ed aggressii, bestie fameliche. Quando però si uniscono al corpo di qualcuno che in vita possiede un certo grado di potere, ne ottengono tutte le capacità, i ricordi e spesso anche parte della personalità, oltre he a sviluppare delle capacità uniche e sempre diverse. Sono sempre mossi da intenti distruttivi nei nostri confronti" - fa una breve pausa poi riprende - "io faccio solo ipotesi Nevia, ripeto magari sbaglio, non sono certo quello che si potrebbe definire il cervello della Compagnia!" - dice ARG in tono ironico.
Poi chiarisce un punto con Shaffer - "per quanto riguarda il discorso di Kraug..." (segue mp)
Infine ascolta il lungo ma dettagliato riassunto di Malys. Mentre il suo compagno Cacciatore descrive i momenti salienti della battaglia gli occhi del Goblin diventano lucidi e chiariscono le emozioni forti che ancora invadono il cuore di ARG. Con voce ancora spezzata risponde al Cacciatore - "si" - dice accennando un amaro sorriso - "era esattamente così!" - poi continua - "con le nostre gesta renderemo omaggio ai compagni che sono caduti. Loro sono i veri Eroi, loro sono i Giusti. Il loro ricordo guiderà la mia lama." - si alza in piedi e porta la mano al petto ed esclama - "Per Liam! Per Voce!"
La tristezza oramai scomparsa ha lasciato il posto alla determinazione, alla consapevolezza.
"A Duvanthar ci aspettiamo quindi Kornastur. Il nostro obiettivo è di portarlo alla Teocrazia e poi giudicarlo per quello che ha commesso. Per quanto riguarda invece Kaphareas? Cosa vogliamo fare? Sono pronto a mostragli tutta la forza della mia Squarciaombre"


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