«Vista la vostra preoccupazione nel ribadire ogni volta che nessuno è sottoposto di nessuno, ci terrei a precisare un paio di cose» ribatte irritato Malys. «Per primo, per quanto riguarda il vostro rapporto con il Gran Maestro, agli occhi della Teocrazia, del Granducato di Mokhena e dell'Impero - vista la presenza degli ambasciatori dell'Imperatrice in quel momento - tutti noi siamo al momento sottoposti all'autorità di sir Letarey - e specifico per Shaffer, Letarey è un Guerriero Sacro di carica abbastanza alta da potersi rivolgere faccia a faccia a Terenzio in persona, se questo ti tranquillizza - in quanto nessuno di voi, nel momento più alto del Concistorio, di fronte a lui alla Gran Voce e ai Portatori dei Vessilli, ha rivendicato la propria estraneità a "questo gruppo". Solo i membri del Popolo dell'Ovest possono essere considerati "alleati", in quanto hanno chiarito questa posizione e tale è stata accettata dal Consiglio. Più complesso temo sia il discorso di te, Jack, o di Ella, che venite dal Magisterium e dal Capitanato e non appartenete a nessun ordine degli Otto, anche se questo non credo significhi che non verreste considerati come gli altri, nel caso si ponesse la questione. In generale possiamo dire che ognuno di noi è libero di non intraprendere alcuna missione di quelle che Letarey ci assegna - tranne noi Cacciatori, ovvio, e se proprio vogliamo dirla tutta, anche i membri degli altri Ordini Sacri - portando avanti i vostri affari come meglio ritenete; ma quando siete in missione con noi, a prescindere da qualunque affiliazione o provenienza, il gruppo nella sua totalità viene prima. Poi, per quanto mi riguarda, potete anche ignorare tutto questo e fare i vostri interessi, se la vostra coscienza ve lo permette: se ciò arrecherà un danno alla missione o agli altri del gruppo, sarà il Gran Maestro a giudicare a quel punto. Le ripeterò a tutti alla prima occasione così che sia chiaro e non ritrovarci a discutere fra le foreste delle Terre dell'Ovest, circondati dagli Abomini». Fa una pausa. «Per quanto riguarda il mio ruolo, come "portavoce" di Letarey sono quello che più lo rappresenta all'interno del gruppo, almeno riguardo le missioni che ci affida, a prescindere dal mio grado fuori da esse. Che ci piaccia o no, questo mi concede una certa autorità, che non intendo usare per comandare a bacchetta nessuno, come non lo faccio nemmeno nella Compagnia di cui sono il Capitano eletto, a meno che non me lo rendiate necessario. Questa è la seconda cosa che nessuno di voi può cambiare al momento, nemmeno io stesso, almeno fino al nostro ritorno da Duvanthar: a quel punto potrete andare dal Gran Maestro e provare a dirgli che la cosa non vi sta bene. Facile se falliremo, buona fortuna se avremmo successo». Si ferma di nuovo e riprende a parlare con tono un po' più pacato. «Ora, per quanto riguarda la cassa comune, è necessaria. C'eri anche tu, Shaffer, quando il Conte Meteris ha detto a chiare lettere che avrebbe finanziato,sia con denaro che con risorse, "questo gruppo", inteso come noi nella nostra totalità. Come spendere questi soldi o utilizzare quello che ci darà lo dovremmo scegliere di volta in volta a seconda della necessità, anche solo per rifornirci di una scorta di medicinali - non necessariamente svuotando la cassa. Ovvio che a tenerla sarà una persona che si propone e che trova d'accordo la maggior parte di noi. Questo vale per il resto dei responsabili, a cui sarà concessa non tanto l'autorità, quanto l'onere di organizzare certi gruppi, come i Divinatori o i Guaritori, e tenere informato me e alcune persone di cui intendo affiancarmi, i quali invece, gradirei scegliermeli da solo, in base alle capacità di cui ho bisogno: uno o due vice comandanti e un attendente, che vorrei fosse proprio un membro della vostra compagnia, Shaffer, in particolare la sacerdotessa di Akban e sposa di Qun, ma glielo chiederò appena avrò modo di rivederla. Vorrei sapere da voi presenti quali figure secondo voi sono necessarie ed eventualmente qualche nome: al momento di chiedere l'approvazione di tutti, vorrei proporne qualcuno io stesso nel caso e evitare una votazione, se nessun'altro si presenta e, o, se tutti sono d'accordo a riguardo».
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