Calidia si ferma quando coglie la voce alterata di Farah. Non l'ha mai vista così né l'ha mai sentita pronunciare un discorso tanto lungo e ne rimane piuttosto impressionata. La ascolta fino alla fine e guarda lei e Shaffer uscire dalla locanda con un'espressione leggermente dispiaciuta. Osserva Hellewise e Bjorn con uno sguardo di approvazione, quando intuisce di cosa stanno parlando dalla faccia seria del combattente totemico. Torna al tavolo e prima di sedersi prende uno degli ultimi pezzi di focaccia rimasti e lo allunga a Qun, guardandolo nello stesso modo in cui ha guardato Farah che se ne andava. "Ne avrei discusso direttamente con lui, ma non so se Shaffer sia la figura più indicata a fare il portavoce dei guaritori. Essendo principalmente un guerriero, finora l'ho sempre visto più impegnato nelle battaglie che nelle nostre infermerie improvvisate e questo è un bene, visto che è un ottimo arciere. Può comunque rendersi estremamente utile come guaritore, specialmente intervenendo quando noi che abbiamo scarse capacità di combattimento non possiamo farlo perché la lotta sta ancora infuriando". Parla senza nessuna intenzione di fare polemica. "Per questo, proporrei che a rappresentare questa...", cerca di nuovo la parola giusta, "... categoria sia qualcuno che ha conoscenze mediche più specifiche e più esperienza in questo campo, oltre che meno possibilità di farsi ferire". Abbassa un attimo gli occhi, imbarazzata. Li rialza per guardare Otot. "Trovo che tu saresti quello più adatto, Otot. Possiedi la capacità di essere sempre lucido, nonché quella fondamentale di farti ascoltare. Se vuoi io posso darti una mano, in nome del vecchio Concilio dei Druidi di cui facevamo parte. Che ne dici, potrebbe funzionare?", conclude con un sorriso.
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