«Stavamo parlando dei nostri nemici. Ben arrivata Farah, salve ragazzi.» *Berek lentamente calò il cappuccio del suo pesante mantello dal capo. Era rimasto seduto lì, nei pressi del tavolo dei suoi compagni, non visto e non sentito dagli altri. Da quando aveva donato la sua preziosa armatura di cotta di maglia agli spiriti degli avi della Profetessa, aveva imparato a muoversi velocemente, e, soprattutto, silenziosamente. Notò con divertimento lo sguardo sorpreso di alcuni suoi compagni, ma non di tutti. Malys probabilmente lo aveva fiutato appena entrato e ARG era un combattente troppo esperto per essere colto alla sprovvista* «Scusate se sono rimasto in disparte, non volevo interrompervi. Ma se parliamo di tattiche belliche non posso esimermi dal dire la mia. Mal ha ragione, abbiamo scoperto molto. Quelle cose che comunemente chiamiamo “incubi” sono particolarmente resistenti alle armi convenzionali. Ogni volta che li attacchiamo cadiamo vittima di un terribile stato di sonno magico, fatale per alcuni: i nostri viaggiatori onirici rischiano di smarrirsi, forse per sempre, e per gli altri, beh per gli altri il dolore fisico è il minore dei problemi» *Alla mente di Berek riaffiora la nefasta visione avuta durante l’ultimo sonno: l’uomo in armatura; il suo disappunto. Poi cancella rapidamente quel pensiero* «Forse la prossima volta dovremmo o affidarci ai nostri eccezionali tiratori» dice facendo l’occhiolino al fidato Shaffer «oppure provare a potenziare le nostre armi con la forza degli Otto, e infondere i loro elementi, fuoco, acqua, terra e aria nei nostri colpi.» *Per un attimo l’immagine di Bylerio sul simbolo sacro pare ricoperta di fuoco, e una scintilla corre lungo la lama appesa alla schiena* «Abbiamo visto che il nostro nemico può controllarci, entrare nelle nostre menti e farci fare ciò che vuole, come ha fatto a diversi nostri compagni. Abbiamo visto che gli uomini-bestia, quelle specie di scimmie, si stanno evolvendo e adesso attaccano in formazione, guidate da abomini senzienti. Abbiamo visto che solo unendo tutte le nostre forze e tutte le nostre tecniche diverse siamo ancora vivi, e per miracolo. Dunque davanti ad un simile nemico così letale torniamo alla questione iniziale dell’alleanza. I Mutati sono tali, perché il Primo Popolo ha rinnegato gli Otto. Di conseguenza sono eretici e meritano di essere trattati come tali. Per questo Malys la penso come te non dovremmo allearci con loro. Ma d’altro canto forse senza di loro, non avremo la forza di resistere: gli abomini avanzeranno e l’intera Arenthar sarà in pericolo, quindi vogliamo che il nostro orgoglio ci impedisca di fare la cosa giusta? Forse Otot ha ragione: confido che combattere fianco a fianco tiri fuori il loro lato più umano, come successe sull’isola prigione con Aloren. Magari alla fine di questa guerra riusciremo a convincerli a convertirsi agli Otto, e magari, dico magari, esiste una cura alla loro mutazione… »
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