Arenthar
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Alla locanda "il frutto della Madre"
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Autore:  Queenofclubs92 [ 08/03/2018, 21:37 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Alla locanda "il frutto della Madre"

Farah annuì alle parole di Jack e anche lei si alzò e fece un passo verso il goblin.
<<Argomento interessante Arg e sicuramente da approfondire. Chissà quante opportunità ne possono derivare e quali conoscenze ci possa fornire. Però la conoscenza di una lingua così potente nelle mani sbagliate potrebbe anche creare grande danno... Sicuramente apre una nuova porta su un passato a noi alquanto oscuro.>>
Si soffermò sulle parole di Jack <<Confermo che eri con me. Purtroppo però nemmeno io ho molto approfondito la questione. Di sicuro i due sacerdoti di Akhban lo hanno fatto.>>. Detto questo riprese il suo boccale e si rimise a sedere al suo posto che aveva inizialmente preso al tavolo di Shaffer e di ARG.

Autore:  Solas [ 09/03/2018, 19:51 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Alla locanda "il frutto della Madre"

Percepiva la stessa energia di Lidanil, sentiva dentro di sè la forza del lupo bianco. Il viaggio dai druidi e dai totemici era stato produttivo. Una forte folata di vento primaverile aprì la porta della taverna facendo volare foglie e polvere al suo interno. Con aria sospirante il buttafuori non tardò a chiudere la porta con forza bruta. Mentre Farah si sedette nuovamente al tavolo, una nube di fumo bianco manifestò all'improvviso il lupo bianco che assunta una posizione eretta, si sgranchì le spalle con faccia contrita massaggiandosi con la mano destra la cervicale. < ARGh ... la schiena... è stata più dura del previsto > vociò con una voce degna del peggior mal di gola < Compagni porto buone nuove ... > ... < ... dormirò in taverna, oggi fa un tempo da lupi fuori > e detto ciò si sedette al tavolo girando la sedia e appoggiandosi sullo schienale sul davanti < Dobbiamo fare ancora quella cosa lì ... là ... la riunione. > poi lo sguardo mirò il taverniere per una sonora vociata < BIRRAAAAAAAAA! > seguito da un < ... per favore ... >.

Si volse verso ARG < Compagno Goblin ... ben visto e ben trovato ... i sogni mi dicono che forse ho informazioni che ti interessano ... il primo sogno era ... Meliodas ... è uno dei miei... cacciatore come te ... credo ti possa dire qualcosa che ti interessa e poi ... il secondo sogno ... mia moglie ... Gefjun ... potrebbe avere le risposte che cerchi. > Guarda poi gli altri < per ora posso agire in base al mio terzo sogno e in questo vi svelo solo ciò che probabilmente già sapete ... l'antico linguaggio è la lingua che oggi parlano sia maghi che sacerdoti per invocare il loro potere, senza di esso le parole pronunciate sono vuote, l'antico linguaggio è il vero nome della materia e se tu conosci il vero nome della materia, essa può essere plasmata a tuo piacimento. > avvisa profetico.
< Beh ho sognato di dovervi dire questo ... ora che l'ho fatto posso sognare di nuovo di non morire >
In tuto ciò arriva un taverniere agitato con una birra in mano < Grazie >

IC Qun dei lupi bianchi
OCC Giulio Severi

Autore:  Queenofclubs92 [ 09/03/2018, 19:58 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Alla locanda "il frutto della Madre"

Farah si voltò verso il suo amico <<Buonsera Qun. Devo dire che hai azzeccato l'argomento di cui stavamo parlando. Si, è vero, mi ricordo anch'io che senza l'antica lingua le nostre parole nelle nostre invocazioni sarebbero vuote. Chissà che altro ci potrà permettere di fare.>>. Fece una piccola pausa guardandosi intorno e poi domandò <<Dov'è Gefjun? Non ha viaggiato con te? E per caso lei aveva approfondito con gli altri sacerdoti di Akhban questo antico linguaggio?>>. Concluse guardando con sguardo interrogativo il guerriero.

Autore:  calidianimùe_w [ 28/03/2018, 21:53 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Alla locanda "il frutto della Madre"

Entra nella locanda con fare leggermente timoroso, il cappuccio del mantello sulla testa, ma appena riconosce i suoi compagni di viaggio, in particolare Qun, lo abbassa e si avvicina al loro tavolo con un sorriso.
Saluta tutti, poi dice a Qun: "Sembra che non avrò bisogno che il locandiere ci faccia da tramite, fratello." Gli consegna un foglio e aggiunge, sardonica: "Meglio per lui, ti lancia certe occhiate."
Torna a guardare gli altri.
"Scusate, non volevo interrompervi. Ho capito che stavate parlando dell'antica lingua, quella di cui ci ha parlato il fantasma nel cimitero. Io c'ero. Nonostante non mi sia mai piaciuto andare a scuola, è stato divertente scoprire così tante informazioni riguardo qualcosa che uso ogni giorno. Specialmente quando lui mi ha detto che sono molto intelligente!"
Sorride con discreta soddisfazione.
"Non ricordo se qualcuno di voi era presente, era talmente buio..."

Autore:  Shaffer [ 29/03/2018, 18:38 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Alla locanda "il frutto della Madre"

Shaffer risponde senza voltare lo sguardo dal boccale che ha davanti, assorto.

"Io c'ero, cosi come c'era Farah". Indica la ragazza con un dito, ancora senza voltare lo sguardo.

"Una cosa inquietante. Davvero le preghiere agli Dei sono nell antica lingua? Gli Dei si invocano con la fede, non le chiacchiere!"
"Davvero un mago dice -io voglio-? Becera arroganza!"
"Il fedele si offre come strumento agli Dei, sicuro nella propria fede, non pretende alcunchè".

"Vedremo dove porta questa via. Speriamo in bene, dovremo fare molta chiarezza"

Prende il simbolo sacro che porta al collo come d'istinto. "Arenya, at vigam...."

Autore:  Rughello [ 30/03/2018, 16:15 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Alla locanda "il frutto della Madre"

"... Arenya io ti chiedo" - fa eco il goblin. "C'ero anche io quella sera lupo e devo dire che ricordo poco, inoltre sono un uomo di fede e di armi non certo uno studioso. Ricordo anche che i retaggi del vecchio popolo indicano in qualche modo gli elementi." - Il fatato fa una pausa e nuovamente riprende le parole di Shaffer -" gli Otto hanno donato degli Strumenti ai loro strumenti, gli Otyankir. Cerchiamo solo di non fare la fine del antico popolo. " - poi nuovamente si rivolge alla donna lupo -" Hai per caso appunti o informazioni che puoi condividere con noi? Ricordo bene gli elogi che ti ha fatto lo Spirito "

Autore:  calidianimùe_w [ 02/04/2018, 17:17 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Alla locanda "il frutto della Madre"

Calidia ascolta Shaffer con un'espressione poco convinta, ma rispettosa.
"No, nessun appunto" risponde ad Arg con un mezzo sorriso, dimostrando di apprezzare il suo riferimento ai complimenti dello spirito, "ma posso dirvi quello che ricordo. 'Otyankhir' significa appunto 'dono degli dèi' nell'antica lingua. Le formule con le quali evochiamo la magia, come 'at vygam' e 'at haim', significano rispettivamente 'io chiamo' e 'io evoco', se non sbaglio. Nel mio caso, quando attingo al potere delle piante evoco 'paer', che significa appunto 'pianta' o 'vegetale', mentre quando attingo all'acqua evoco 'shin', ovvero 'acqua'. L'ultima cosa che ricordo di quanto ha detto è che avremmo dovuto tradurre da soli la pergamena trovata da alcuni nostri compagni (immagino nella stanza con la porta parlante, ma non ne sono sicura) e che ci avrebbe detto solo il significato della prima parola, cioè 'essere'. Purtroppo non ho visto la pergamena in questione, sono stata impegnata a fare altro."
Calidia conclude abbassando lo sguardo e con una leggera scrollata di spalle.

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