Donna 1: Hai visto, Marla? Anche la casa degli Smith è stata sbarrata! Sempre peggio…
Marla: Eh si, Gilda…ho sentito dire che si sono trasferiti da un parente che dovrebbe abitare nella Teocrazia, dopo che il marito aveva perso il lavoro, ma sinceramente - la donna abbassa la voce quasi in un sussurro- io non ci credo. E’ la terza famiglia in questa settimana che dal giorno alla notte si "trasferisce". Così dal giorno alla notte! E questo solo nella nostra strada. Ieri sono andata al Mercato e ho incontrato Anne, la mia amica che abita dall’altra parte della città, e mi ha raccontato che sta succedendo anche li, dove abita lei. Intere famiglie -la donna si guarda attorno con fare sospettoso e poi riprende- scomparse!
Gilda: Hai ragione Marla! Sono davvero preoccupata!. Per non parlare poi di quella strana coltre di nubi che aleggia da qualche mese sul Castello. Che i maghi siano da sempre a lambiccare con le loro strane cose non è una novità, ma quelle nuvole, sembrano…non lo so…malvage. Jimmy, il figlio di Marisa, la lavandaia, va a ritirare le lenzuola al Castello una volta alla settimana e Marisa mi ha giurato che da quando ci sono quelle nuvole torna ogni volta…strano. Urla contro di lei e il fratellino più piccolo come se ogni loro gesto lo infastidisse, rompe oggetti…poi dopo qualche ora torna a essere se stesso, ma Marisa comincia ad avere paura e se i soldi non gli servissero per sfamare tutta la famiglia, non lo manderebbe più.
Marla: Poi Gilda…non prendermi per pazza, ma l’altra notte non riuscivo a dormire e mi sono messa a rammendare una camicia davanti alla finestra. Avevo una piccola candela, ma la luce della luna era molto intensa, essendo piena. Lo sai che la finestra di casa mia volge proprio verso il Castello e…no so forse mi sono addormentata e stavo sognando…però ti giuro su tutti gli Dei, che ho visto le nubi iniziare a vorticare e da scure diventare verdi e rosse e poi si sono come unite in un flusso che si è abbattuto dentro il Castello. Ho creduto per un attimo che il mio cuore esplodesse e ho provato talmente tanta rabbia che ho fatto a pezzi la camicia. E’ durato pochissimo, per fortuna, e poi le nubi sono ritornare scure e immobili. Sto pensando seriamente di andarmene lontano Gilda, prima che qualcuno racconti che anche io e il mio John ci siamo trasferiti.
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